Cazzola ed Emmanueli: due manager a confronto
La risposta di Antonio Emmanueli

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Leggo, ovviamente con amarezza, l’articolo in oggetto.
Il mio
comportamento da Presidente di Smau è stato fino all’ ultimo momento, improntato
a quella che penso debba essere un canone di professionalità a prescindere dalle
intenzioni della nuova proprietà.
Ancora alla vigilia dell’ Assemblea che
avrebbe sancito il cambiamento degli organi societari io ho incontrato Michele
Ieri, AD di Creative per ragionare della sua partecipazione a Smau.
Il tutto
senza altri fini che quelli di fare il mio lavoro.
La situazione relativa al
gruppo Telecom e degli altri operatori telefonici era già nota da settimane,
esattamente da prima della ratifica finale dell’acquisto delle quote di Smau da
parte di Finalca e prima ovviamente della conferenza stampa in cui questo
acquisto annunciammo.
Invero, assenza curiosa, su cui si potrebbe accendere
un’ interessante discussione sul ruolo delle Tlc nella promozione e diffusione
dell’ Innovazione nel nostro paese.
Ma questo è tutto un altro discorso.

Quanto a me, se Luigi Ferro me lo avesse chiesto, non avrei avuto difficoltà
a chiarirgli le cose che strane gli sembrano.
Peccato parlare di cassetti
aperti, cosa che lede la mia professionalità, così, gratuitamente, senza alcuna
verifica.
I cassetti di Smau sono stati tutti aperti prima del closing, e a
buon diritto Alfredo Cazzola puo’ fare le sue scelte, come io le mie. Penso che
entrambi abbiamo rispettato quelle dell’altro, senza che il minimo dissapore ne
abbia complicato l’attuazione.
Con i migliori saluti
Antonio
Emmanueli

Confermo quanto scritto nell’articolo che non
aveva l’intenzione di ledere la professionalità di Emmanueli.
Che qualche incomprensione ci sia stata, però, mi pare
evidente.

Luigi
Ferro

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