Causa Intergraph, i giudici danno ragione a Intel

La causa che dal 1997 vede Intel contrapposta a Intergraph, sua accusatrice, ha perso un pezzo importante venerdì, quando i giudici federali americani hanno deliberato che una delle tre accuse, quella di violazione della normativa antitrust, non …

La causa che dal 1997 vede Intel contrapposta a Intergraph, sua
accusatrice, ha perso un pezzo importante venerdì, quando i giudici
federali americani hanno deliberato che una delle tre accuse, quella di
violazione della normativa antitrust, non sta in piedi. Ora Intel dovrà
rispondere solo delle presunte violazioni a una serie di leggi locali dello
stato dell’Alabama, sede del costruttore Intergraph. La vicenda risale
addirittura agli anni ottanta e verte intorno alla tecnologia dei microchip
Clipper, utilizzati dodici anni fa nelle workstation grafiche. I processori
erano stati sviluppati originariamente da Fairchild, prima della sua
cessione definitiva a National Semiconductor. In quella occasione,
Intergraph (che era già licenziataria) acquisì brevetti e diritti relati
vi
a Clipper, per utilizzare la tecnologia a bordo delle sue periferiche di
controllo. A quel punto fu Intel a presentare a Intergraph una richiesta
per un accordo di licenza incrociata, che Intergraph respinse sostenendo
che da parte del concorrente non erano stati sufficientemente motivati gli
aspetti pratici legati all’impiego della tecnologia. Secondo gli avvocati
di Intergraph, Intel si sarebbe vendicata rifiutandosi di rivelare alcune
informazioni tecniche in genere fornite a tutti i costruttori Oem, come era
Intergraph nei confronti della piattaforma x86. Il collegio legale
Intergraph aveva affermato che questa contromossa ha seriamente penalizzato
il costruttore. Il tribunale ha però replicato che Intel non ha commesso
alcun reato, perché nella sua veste di proprietaria di tecnologie
brevettate non è automaticamente impegnata a rivelare ad altri dettagli
ritenuti troppo importanti. La sentenza si basa su una analoga decisione
raggiunta tempo fa nell’ambito di una causa che vedeva coinvolta Xerox
Corporation. Mesi fa un altro tribunale aveva respinto anche la prima parte
delle accuse mosse a Intel, quella riguardante la violazione della
normativa sui brevetti.

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