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Carrefour risolve i problemi della logistica con blockchain

Nella grande distribuzione garantire la tracciabilità continua della catena logistica è uno dei problemi principali.

Centinaia di operatori sono coinvolti e i rischi sono in agguato: ritardi dovuti alla saturazione dei flussi di veicoli all’ingresso dei magazzini, errori nell’instradamento dei camion, porte refrigerate scarsamente chiuse (con relative interruzioni nella catena del freddo), furto di merci e molto altro.

Carrrefour ha cercato di risolvere il problema rivolgendosi a una startup francese visible.digital. La sua offerta è stata una piattaforma basata su blockchain per tracciare i flussi da un’estremità all’altra della catena logistica.

All’inizio dell’estate, la società ha lanciato il primo test presso la sede di Salon de Provence, la principale piattaforma logistica francese dove in alta stagione ogni novanta secondi parte un camion.

Non meno di 38 vettori vi transitano ogni settimana ed è un luogo dove spesso, a causa dell’altissima densità dei flussi, i camion aspettano molto tempo perché si liberi la loro porta d’attracco.

Il test inizialmente ha riguardato una sessantina di viaggi che dhanno dato modo di di verificare se il tempo di viaggio di un trasporto superava l’obiettivo. La soluzione ha registrato tutti i dettagli permettendo di ottimizzare i servizi e sapere a chi fatturare il ritardo.

Sotto il cofano c’è una blockchain privata

Grazie a questo primo passo Carrefour sta ora iniziando a implementare la soluzione che si orientata verso una gestione in tempo reale. Per ogni problema rilevato, l’idea è di inviare avvisi al personale sul campo e riconfigurare automaticamente il flusso di lavoro per tener conto del pericolo. Se il carrello è posizionato su una piattaforma sbagliata, ad esempio, il conducente verrà avvisato e riceverà istruzioni su dove andare. Visible.digital utilizza Salesforce myIoT per orchestrare il processo in base al contesto e gestire le lacune con il comportamento previsto.

Il progetto è durato circa sei mesi e la soluzione è stata poi affidata agli utenti della logistica interna del gruppo per affinarla. La specificità di Carrefour è che ha scelto di condividere molte informazioni con i vari stakeholder per promuovere la gestione dei problemi in modalità collaborativa.

Sotto il cofano, l’offerta di visibile.digital ruota attorno a blockchain privata attraverso la quale ogni anello della catena di approvvigionamento memorizza i dati di tracciabilità nel proprio registro. E se necessario è possibile anche utilizzare una terza parte di fiducia per certificare il processo. Ospitato su Azure, ogni registro è isolato in un contenitore Docker (una tecnologia che permette di implementare un’applicazione in un container virtuale in grado di funzionare su qualsiasi macchina).

Downstream, un PaaS, basato sul cloud Heroku di Salesforce, permette invece ai vari operatori dell’internet degli oggetti di condividere i loro dati (geolocalizzazione dei veicoli, temperature dei camion, rilevamento dell’apertura delle porte).

Per raccogliere informazioni dall’apparecchiatura viene utilizzata la piattaforma IoT di PTC. Attraverso l’Api, il PaaS di visible.digital si collega anche ai sistemi di gestione dei trasporti e ai sistemi di gestione del magazzino dei diversi attori coinvolti. Questo si traduce in un reale valore aggiunto per i vettori che otterranno una visione d’insieme dei tempi di viaggio dei loro conducenti, delle pause non programmate e altro.

Lo start-up valuta la sua offerta a tutti gli attori della catena di approvvigionamento (non solo ai dettaglianti) sotto forma di abbonamento mensile o annuale. Ed entro la fine del 2018 prevede di lanciare un’applicazione BtoC per consentire ai dettaglianti di distribuire i loro dati di tracciabilità ai clienti finali.

 

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