Canalys spariglia il gioco: i pad rivitalizzano il comparto pc

La società di analisi lancia la sfida a Gartner e Idc: i tablet devono entrare nell’analisi del comparto pc. E Apple diventa il terzo produttore al mondo.

Abbiamo riportato, in questi giorni, le polemiche sorte tra Kelkoo, Netcomm e la School of Management del Politecnico di Milano, sull’esatta lettura e interpretazione dei dati che riguardano il comparto dell’ecommerce in Italia. Lettura e interpretazione strettamente legate, tra l’altro, a metriche e perimetri di riferimento.
Analoga diatriba rischia di scoppiare tra i principali analisti in merito alla corretta interpretazione del perimetro di riferimento quando si parla di pc.
Finora tanto Gartner tanto Idc avevano evitato con cura la questione, escludendo del tutto i tablet, o pad che dir si voglia, dalle analisi che interessano il mercato dei pc, che includono invece i netbook.

Ci ha pensato Canalys a sparigliare il gioco, sostenendo non solo che i tablet, iPad in primis, hanno tutti i titoli per entrare in questa classifica, ma che tablet inclusi il mercato mondiale dei pc gode di ottima salute, registrando un incremento del 19,2% nel quartro trimestre dello scorso anno, e che, addirittura, secondo le nuove metriche Apple risulterebbe il terzo produttore mondiale di pc, quando nelle stime delle altre due società di analisi non rientra nemmeno nella top five mondiale.

La posizione di Canalys è sostenuta con forza da Daryl Chiam, senior analyst della società, che ha deciso di inserire i pad nell’analisi definendoli, così si legge nella nota ufficiale, “componente integralmente nuovo nello scenario globale dei pc”. 

Esattamente come nelle analisi precedenti – è la tesi di Canalys e Chiam – si è registrato il momento di fortuna dei netbook, oggi non si può fare a meno di considerare nell’analisi anche i tablet, che stanno conoscendo un importante sviluppo come dispositivi addizionali.
Escluderli, secondo Chiam, significa restare ancorati al passato.

Chiam prosegue nella sua argomentazione sostenendo che con schermi di sette pollici o superiori, capacità elaborative e con il crescente numero di applicazioni disponibli, i pad offrono una esperienza non dissimile a quella dei netbook e di fatto indirizzano lo stesso mercato target.
Perché dunque non sostenerne la coesistenza? In fondo, è la conclusione, la questione non è poi così distante dal mondo degli smartphone: qualcuno ancora ha bisogno di una tastiera, qualcuno, invece, riesce e vuole farne a meno.

E’ chiaro dunque che, accettate queste premesse, anche tutte le misurazioni devono adeguarsi al nuovo modello.
Ed esattamente come accadde con i netbook, quando Asus e Acer riuscirono a fare la parte del leone in un comparto che avevano contribuito a far nascere, la stessa sorte tocca oggi a Apple, che ha beneficiato in pieno della stagione natalizia appena conclusa consegnando 11,5 milioni di macchine, iPad inclusi, contro i 3,4 milioni del pari periodo dell’anno precedente.

Queste cifre collocano di colpo Apple al terzo posto della classifica dei produttori, con una crescita del 241% anno su anno, alle spalle di Hp che ha consegnato 18,7 milioni di macchine e Acer, che si attesta a 13,6 milioni di unità, con una crescita dell’8,8%.
Dell, terza per Gartner, si colloca al quarto posto con 11,4 milioni di unità e Lenovo al quinto, con i suoi 9,6 milioni di macchine consegnate.

In realtà, al di là della classifica, è proprio la prospettiva che cambia.
Così, se Gartrner e Idc avevano parlato di cannibalizzazione del comparto da parte dei tablet, Canalys attribuisce ai pad il merito del suo buono stato di salute.
E se il totale di Gartner e Idc gironzolava tra i 92 e i 93 milioni di macchine complessive, con incrementi compresi tra il 2,7 e il 3,1%, in ogni caso al di sotto di stime precedentemente rilasciate, Canalys indossa gli occhiali rosa e parla di un trimestre chiuso a 105,8 milioni di macchine consegnate, con un incremento del 19,2% rispetto al pari periodo dell’anno precedente.

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