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Call for Code Global Challenge: sviluppo software per salvare il pianeta

Ibm e la David Clark Cause in collaborazione con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani e la Linux Foundation, hanno lanciato la Call for Code Global Challenge 2020, iniziativa rivolta agli sviluppatori per sviluppare in open source soluzioni e applicazioni per contrastare il fenomeno del climate change.

In occasione del 75° anniversario dalla sua fondazione l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha manifestato la necessità di effettuare una ricognizione globale e ha lanciato una grande e inclusiva conversazione sul ruolo della cooperazione mondiale affrontando i problemi più urgenti tra i quali il cambiamento climatico.

È in questo contesto che Ibm ha rafforzato la propria collaborazione con le principali agenzie dell’ONU per dare il proprio contributo nel fronteggiare la crisi climatica e supportare le Nazioni Unite nella costruzione di un futuro migliore.

La Call for Code Global Challenge 2020 intende promuovere lo sviluppo di applicazioni basate su tecnologie opensource, come RedHat OpenShift, Ibm Cloud, Watson e Blockchain, nonché sui dati di The Weather Company.

Contrastare il climate change con la tecnologia

Da un recente studio di Ibm condotto da Morning Consult su oltre 3.000 individui tra sviluppatori, primi soccorritori e attivisti sociali in Cina, Colombia, Egitto, India, Giappone, Spagna, Regno e Stati Uniti, emerge che il 77% dei primi soccorritori e sviluppatori intervistati è d’accordo con l’affermazione “Per la mia generazione, il climate change è il problema più urgente da risolvere”; il 79% degli intervistati concorda sul fatto che il climate change può essere ridotto, o contrastato, con la tecnologia; per l’87% degli intervistati è importante che un potenziale datore di lavoro prenda provvedimenti in azienda in merito al problema del climate change; il 75% degli intervistati concorda sul fatto che la comunità opensource possa contribuire a risolvere i problemi derivanti dal climate change;8 intervistati su 10 pensano che molte persone vorrebbero poter dare un personale contribuito per contrastare il climate change, ma non sanno da dove iniziare.

L’edizione 2019 della Code Global Challenge ha registrato più di 180.000 partecipanti provenienti da 165 nazioni.

Sono state sviluppate più di 5.000 applicazioni per il contrasto delle calamità naturali e i loro effetti sulla salute individuale e il benessere della comunità.

Quest’anno la Call for Code Global Challenge vuole stimolare i partecipanti a sviluppare soluzioni e applicazioni innovative basate sulla tecnologia opensource per contrastare o limitare gli impatti negativi provocati dal climate change.

Ibm e David Clark Cause lanciano per il terzo anno consecutivo la Call for Code a Ginevra, che vede la partecipazione del nuovo sponsor Unity Technologies, la riconferma di Persistent Systems e dei sostenitori Johnson & Johnson e Capgemini e l’ingresso di nuovi sostenitori, quali Red Hat e Nearform.

Inoltre, l’organizzazione anche quest’anno può contare sulla collaborazione di Bank of China, Morgan Stanley, Cognizant, Infosys, Arrow Electronics e Clinton Foundation, e sul supporto dell’ampio ecosistema di aziende, fondazioni, università e celebrità come Ellen DeGeneres, Jonas Brothers, Sting e Morgan Freeman.

Il team vincitore della Call for Code Global Challenge dell’anno scorso, Prometeo, ha creato un dispositivo indossabile che misura il monossido di carbonio, la concentrazione di fumo, l’umidità e la temperatura per monitorare la sicurezza dei vigili del fuoco in tempo reale e per contribuire a migliorare i loro parametri di salute nel lungo periodo.

La soluzione è stata ulteriormente sviluppata attraverso il programma Code and Response di Ibm ed è stato recentemente effettuato il primo test sul campo durante un incendio simulato con il Grups de Reforç d’Actuacions Forestals (GRAF) e il Grup d’Emergències Mèdiques (GEM) dels Bombers de la Generalitat de Catalunya vicino a Barcellona, ​​Spagna.

Prometeo è stato creato da un team composto da un vigile del fuoco veterano, da un’infermiera esperta nella gestione delle emergenze e tre sviluppatori. Come recentemente sperimentato, la soluzione hardware-software Prometeo si basa su più servizi Ibm Cloud.

Le iscrizioni saranno aperte il 22 marzo, Giornata mondiale dell’acqua 2020.

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