Burney, Ceo di Corel: seminiamo nel 2002 per raccogliere nel 2003

Abbattuti i costi, l’azienda ha riorganizzato i prodotti in tre linee (consumer, professional ed enterprise) e ora sta puntando su pubblicità e marketing per tornare al profitto il prossimo anno

Di passaggio per l’Italia, per chiarire con i partner locali le nuove
strategie aziendali, abbiamo incontrato Derek Burney, presidente e Ceo di Corel.
Ne abbiamo approfittato per farci spiegare anche noi la nuova filosofia che ha
intrapreso la società per poter tornare al profitto il prossimo anno.
«La
riorganizzazione del nostro modello di business è iniziata circa diciotto mesi
fa
– ci ha detto Burney – quando abbiamo preso la decisione di limitare
la nostra gamma di prodotti e puntare su pochi e precisi obiettivi
». Sono
così stati eliminati dal listino vari software, prima fra tutti la distribuzione
Linux: «Un prodotto che viene distribuito gratuitamente – ha precisato
il Ceo di Corel – non potrà mai portare profitto». E, grazie anche ad alcune
acquisizioni, si è arrivati a
definire tre precise linee di prodotto: consumer (presidiata principalmente da
Draw!), professional (con la linea Procreate, pensata soprattutto per gli utenti
Macintosh) ed enterprise (con le nuove soluzioni DeepWhite). La mossa successiva
è stata quella di studiare il modo per contenere al massimo i costi.


Definito il nuovo modello di business e ridotte al minimo le spese, è
arrivato il momento di pensare alla promozione e al marketing, il che si traduce
sia in pubblicità sia in nuove iniziative per assicurare un supporto più
puntuale alle vendite. Sono stati quindi create nuove realtà volte ad assicurare
una presenza diretta e più attenta sul territorio. Vanno visti in questo senso
la creazione di un headquarter europeo e di uffici a Parigi, Monaco di Baviera e
Milano.


«Il 2002 – ha precisato Burney – sarà una sorta di periodo di
transizione. Nelle nostre intenzioni dovrebbe infatti essere l’anno in cui
effettuare gli investimenti in promozione e marketing per poi raccogliere i
frutti dal 2003, anno in cui prevediamo di poter tornare in attivo»
.
E
quali saranno i prodotti che più influiranno sull’andamento del fatturato di
Corel? «Soprattutto quelli consumer e quelli professionali – ha
affermato con decisione Burney -. Non ci attendiamo sin da subito revenue
rilevanti dalle soluzioni DeepWhite. Non solo perché i primi prodotti
arriveranno dopo l’estate ma principalmente perché per Corel è un business del
tutto nuovo: abbiamo tanto entusiasmo ma ci manca una tradizione e quindi
dobbiamo far conoscere la nostra nuova offerta, lasciando alle aziende il tempo
necessario per comprenderla»
.


In questa nuova strategia, WordPerfect sembra un po’ una voce fuori dal coro.
«In effetti per WordPerfect servirebbe una quarta linea di prodotto
ci ha confessato Burney -. Procede in modo autonomo e ha una sua utenza
molto affezionata nel Nord America. Per questo motivo ora è rimasta solo la
versione in lingua inglese, che comunque resterà a listino e continuerà ad
evolvere
».

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