Big data, missione per Ibm

La crescita della mole di dati aziendali impedisce l’analisi e paralizza le aziende, generando perdite. Servono cultura, strumenti di analisi e di predizione di scenari.

Le aziende stanno fronteggiando un aumento di quantità e complessità dei dati che non ha precedenti nella storia. In un periodo di crisi, questi ulteriori vincoli rendono assolutamente necessari strumenti di gestione ed analisi semplici e veloci da usare per valutare la situazione e molte possibili alternative.

È l’era dell’Information on Demand, l’etichetta sotto la quale Ibm s’impegna nello sviluppo di software potenti ed integrati per guidare l’attività ad alto livello. I suoi obiettivi sono stati confermati dal Global Ceo Study 2010, un’indagine che rivela come i leader delle grandi organizzazioni, in particolare banche, assicurazioni ed organismi sanitari, stiano cercando nuova linfa attraverso la gestione dei cosiddetti “big data”.

Information on Demand è il principale evento che Big Blue dedica a filosofia e pratica dei big data, quest’anno sviluppato a Roma per Europa, Medio Oriente e Africa. Durante i tre giorni della manifestazione vengono messi in evidenza trend e realizzazioni di business intelligence, enterprise content management, information integration, business process management e business analytics, presentati attraverso testimonianze di esperti, business partner, clienti e demo esplicative.

Decisioni in tre clic

In quest’ottica appare naturale che la notizia centrale di Iod sia stata il rilascio di Spss Decision Management, il software analitico ora marchiato Ibm. La caratteristica principale è l’estrema semplicità d’uso: potenti funzioni di analisi predittiva vengono abilitati in tre clic; inoltre i modelli più adatti al set di dati vengono scelti automaticamente dal software, insieme ai grafici per la visualizzazione.

«La business analytics continua ad essere una delle chiavi in tutto il mondo – ha detto Rob Ashe, general manager per la Ba in Ibm, presentando l’evento in un podcast e nel suo keynote – e Ibm è pronta sia con le recenti acquisizioni sia con le esperienze e i laboratori interni». È evidente, ha proseguito il manager, che «spesso le perdite aziendali sono dovute a inefficienza nell’uso dei dati».

Spss era stata acquisita lo scorso luglio per 1,2 miliardi di dollari. La semplicità di uso della versione attuale consente di creare modelli analitici che in tempo reale generano potenziali risposte a situazioni di mercato. Piccole variazioni nei dati permettono di verificare eventuali situazioni simili.

Rob Ashe ha inoltre spiegato come il nuovo tool rientra nella vision “Decade of Smart”, con cui Big Blue si è impegnata a dare alle aziende strumenti adatti a sfruttare la crescente e variabile mole di dati odierni.

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