Bene Ibm, ma soffre il software

Una trimestrale solida, che non sfugge ai fenomeni che stanno interessando il mercato nel suo complesso.

16 luglio 2004 Meglio del previsto, nel complesso, il secondo
trimestre d’esercizio per Ibm.
La società ha registrato
infatti una crescita del 7% nel fatturato, che ha toccato i 23,2
miliardi di dollari
, e del 18% negli utili che hanno raggiunto
1,16 dollari ad azione
, invece di 1.12 come previsto da Thomson First
Call.
Nell’insieme, è evidente, si tratta di una trimestrale solida. Che non
sfugge però ad alcuni fenomeni che stanno in questo periodo interessando
l’intero mercato.
Lo ha riconosciuto Mark Loughridge, chief financial officer
della società, che ha parlato di un miglioramento non uniforme della
domanda
. Il che, tradotto, significa che anche Ibm ha dovuto prendere
atto della debolezza di alcuni mercati, in particolare il
software.
E’ chiaro che la strategia di forte
diversificazione adottata dalla società consente di ammortizzare le eventuali
defaillance di qualche segmento.
Per quanto riguarda i tre mesi in esame, i
contributi più significativi al risultato ottenuto sono venuti dalle vendite dei
mainframe della linea zSeries e dall’incremento delle attività della
divisione Global Services.
Bene le attività nei Paesi emergenti, in
particolare in Cina, Russia, India e Brasile, che hanno complessivamente messo a
segno un incremento del 35% rispetto al pari periodo dell’anno
precedente.
Quanto alle singole line of business, l’hardware ha messo a segno
un incremento del 10% toccando i 7,4 miliardi di dollari. Bene, come detto,
Global Services, che tocca gli 11,3 miliardi di dollari con un incremento del
2%.
Piatto il comparto software, fermo a 3,5 miliardi di dollari, mentre
l’area Global Financing registra un calo del 6% a 700 milioni di
dollari.
Qualche sofferenza per iSeries e pSeries, giustificata però da Ibm
con la transizione ai processori P5, annunciata proprio in questi
giorni.
Positiva l’area semiconduttori, che dovrebbe dunque ritornare alla
profittabilità nella seconda metà dell’anno, mentre per il secondo trimestre
consecutivo la divisione Personal Systems Group chiude il quarter con un segno
positivo.

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