Basilea2 e il canale Ict, c’è da star tranquilli?

Sì, nessuna particolare minaccia arriva ai reseller dalla nuova normativa internazionale. Semmai un’opportunità per “far muovere meglio la macchina imprenditoriale dei rivenditori”

11 ottobre 2004 Toni ottimisti e affermazioni rincuoranti si sono levati durante un incontro riguardante le conseguenze di Basilea2 sul canale Ict organizzato dal distributore Executive in collaborazione con Computer Dealer&Var.

Il tema è caldo, come ha subito evidenziato Manuel Spangaro, analista di Netpartnering attraverso una ricerca condotta sul working capital dei rivenditori: una variabile fondamentale per la continuità del business in questo settore.
Tra i relatori chiamati a far luce su cosa sia e dove ci porterà l’applicazione delle nuove normative sul credito introdotte da Basilea2 spiccavano anche Pietro Penza, director della divisione Advisory di PricewaterHouseCoopers e Umberto Colli, responsabile della direzione Credit risk managent del Credito Valtellinese.

È spettato loro fornire una serie di informazioni operative su come organizzarsi per affrontare la tematica dei nuovi finanziamenti che, di primo acchito, suggerirebbe una cosa soltanto: “rubinetti chiusi per le aziende insolventi”, ossia la perdita delle linee di credito aperte dalle banche, qualora si sforino i rating prefissati.
Ma messi, per il momento, da parte pregi e difetti introdotti dalla nuova normativa (per la cui spiegazione vi rimandiamo alle pagine del prossimo numero di novembre di Computer Dealer&Var), vale la pena sottolineare che “è da una vita che sul corporate e sul mid corporate le banche applicano i rating per calcolare l’attivo ponderato per il rischio dei propri clienti” ha ricordato il consulente di PricewaterHouseCoopers. Tutto il resto dipende dalle capacità di presentazione del rivenditore, una volta al cospetto della banca. “Bisogna fornire dati tempestivi e aggiornati nel tempo che garantiscano la solvibilità dell’impresa”.

Insomma bisogna essere credibili con “business plan equilibrati e costruiti su basi solide – ha affermato Rita Pinchetti, amministratore delegato e responsabile finanza di Executive -. Non dimenticate che non è solo il fisco che legge il vostro bilancio”. Perché gli stessi dati che vanno presentati alla banca a fronte di un nuovo finanziamento sono gli stessi che permetteranno ai rivenditori di lavorare correttamente con distributori e vendor.

Allora? Allora vista così Basilea2 non penalizzerà le imprese, “semmai favorirà quelle sane” è ancora il pensiero di Penza. Le cui dichiarazioni sono state avvalorate dall’intervento di Colli che, come esponente del credito Valtellinese, ha sottolineato come “Basilea2 è una razionalizzazione di cose che si fanno già da tempo all’interno degli istituti di credito. Com’è logico supporre, le banche ragionano, e sempre di più lo faranno, in termini di costi impliciti del capitale, che saranno fatti pagare di più o di meno a seconda della solvibilità che i clienti saranno in grado di garantire”.

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