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Banda larga: si parte con Enel in 224 città

Sono 224 le città italiane alle quali è indirizzata la prima fase del piano per la banda larga annunciato dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi e realizzato da Enel in collaborazione con altri soggetti privati.
Un tassello di un piano organico per portare la connettività in banda larga in tutto il Paese – entro il 2020 si parla di copertura  di tutta la popolazione con una velocità di almeno 30 megabit e del 50% fino a 100 megabit – al quale partecipano sia il pubblico sia il privato e per il quale lo stesso Renzi ha confermato la disponibilità di un fondo statale di 4,9 miliardi di euro dal Cipe, 3,5 dei quali già stanziati e 2,2 allocati ad aree definite a “non interesse di mercato”, definizione nella quale rientrano quelle aree meno densamente popolate e dunque di minore interesse commerciale per i privati, che comprensibilmente concentrano le loro azioni in quelle aree a maggiore densità abitativa, nelle quali la domanda di connessione a banda larga è di conseguenza maggiore.

Le città coinvolte, la partnership con Vodafone e Wind

L’annuncio del piano è avvenuto alla presenza dell’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, il quale ha precisato che dopo le prime città coinvolte, Perugia, Bari, Venezia, Catania, Cagliari, il progetto toccherà Firenze, Genova, Napoli e Palermo.
Partner del progetto saranno Vodafone e Wind, con le quali poche settimane fa, nel mese di marzo, Enel ha stretto un accordo di collaborazione che ha come oggetto lo sviluppo commerciale dell’offerta in fibra. Attraverso Enel Open Fiber, società costituita alla fine dello scorso anno, si parla di raggiungere 7,5 milioni di abitazioni in 224 città, entrando in qualche caso in diretta concorrenza non solo con Telecom ma anche con Fastweb.
Enel userà come trampolino di approdo nelle case, il suo piano di sostituzione di 32 milioni di contatori, che di fatto le consentirà di portare la fibra direttamente nelle abitazioni dei clienti.

I bandi Infratel per i comuni meno “interessanti”

Per quanto riguarda invece le zone “a non interesse di mercato”, entreranno in gioco i bandi Infratel, il primo dei quali, come abbiamo già anticipato qualche giorno fa, verrà lanciato in occasione dei festeggiamenti per i 30 anni di Internet in Italia, il prossimo 29 aprile.
Va detto, a completamento di queste prime informazioni, che al di là degli accordi già in essere con Vodafone e Wind, Enel tiene a dichiararsi aperta a possibili collaborazioni con tutti, Telecom inclusa, anche se la posizione dell’ex monopolista in questa partita molto dipenderà dalle strategie del nuovo socio Vivendi. Tra le trattative già in corso, quelle con Metroweb, la cui esperienza a Milano rappresenta per la stessa Enel best practice di riferimento.

 

 

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