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Il caso del backup “segreto” delle chiamate su iCloud

In questi giorni c’è stato un piccolo “iCloud-gate” legato a una presunta violazione della privacy (almeno potenziale) da parte di Apple: la società russa Elcomsoft ha segnalato infatti che Apple conserva sui server di iCloud uno storico delle chiamate gestite dall’app Telefono e dalle applicazioni che fanno uso di CallKit, come ad esempio Skype.

Questa operazione di backup è stata definita persino “segreta” perché avviene anche se non abbiamo impostato un backup specifico delle chiamate nelle app. Basta avere attivo iCloud e, sottolineano i critici, nell’interfaccia di gestione non c’è alcun modo di controllare questa registrazione delle chiamate eseguite, ricevute o mancate.

In realtà non c’è nulla di segreto. Apple ha pubblicato da tempo un lungo documento sulla sicurezza di iOS che tra l’altro spiega come nei backup di iCloud ci sia anche lo storico delle chiamate. Per i curiosi, la citazione è a pagina 44. Inoltre chi usa Continuity sa che alcune informazioni passano attraverso il servizio cloud e lo storico delle chiamate è una di queste, altrimenti sarebbe impossibile gestirle indifferentemente da qualsiasi dispositivo associato al medesimo account.

Questo ovviamente non vuol dire che la cosa vada del tutto ignorata. Meglio tenerne conto per ricordare che lo storico delle nostre chiamate è protetto in maniera sicura solo se la password del nostro account iCloud è sicura. Altrimenti è una informazione privata che può essere carpita con una certa facilità.

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