Avaya: l’ingaggio omnichannel è la chiave per clienti e partner

Andrea RagazziA distanza di poco più di sei mesi dalla sua nomina ad Amministratore Delegato di Avaya Francia e di Leader Area Sales del Sud Europa, ruoli che vanno ad aggiungersi alla carica di Amministratore Delegato di Avaya Italia, è interessante fare il punto con Andrea Ragazzi sullo scenario nel quale l’azienda si sta muovendo, con un focus specifico, naturalmente, sul nostro mercato nazionale.
Ragazzi parla, naturalmente di momento “disruptive”. Una disruption da leggere tutta in chiave positiva:” Non si può fermare – dichiara -. Fa parte delle opportunità da cogliere. È un’occasione per avere maggiore conoscenza e coscienza di ciò che serve ai nostri clienti e ai clienti dei nostri clienti”.
Le sfide, del resto, sono chiare: ridurre la spesa aumentando nel contempo la profittabilità, rafforzare l’agilità e la produttività, abilitare a cloud e mobility, il tutto con un focus customer-centrico.
Ovvero, andando a giocare proprio su quel terreno sul quale si muove Avaya.
“Il passaggio è evidente”, prosegue Ragazzi sottolineando come la disruption per l’azienda significhi ad esempio il passaggio dalla collaboration all’engagement.
“La collaboration è abilitante, ma l’engagement è il valore che se ne trae – dichiara – e proprio il focus sull’engagement viene sancito dal nostro nuovo logo, nel quale risaltano proprio la parola engage e il nuovo claim The Power of We”.
Ed è su questa visione che la società ha organizzat oggi il suo portafoglio di soluzioni: si parte da un layer cloud, per passare a un layer di networking (le Fabric Networking Solutions) e ancora all’engagement environment, che rappresenta il middleware.
Su queste basi si “innestano” le soluzioni specifiche, vale a dire le soluzioni di Customer Engagement, quelle di Team Engagement e poi le applicazioni sviluppate di terze parti.
Il tutto, naturalmente, declinato anche in ottica mobile e accompagnato da un lato dalla consistenza dei global services della società, dall’altro dalle competeneze dei partner.
“Cerchiamo di dare le risposte giuste a un cliente che si muove verso l’omnichannel e che già oggi si muove verso un contact center moni-channel ready”.
Certo, Ragazzi è realista: non si parla di adozioni massive, ma di un trend di adozione in chiara accelerazione.
“In realtà tutto questo si inserisce in una visione di più ampio respiro – spiega – che ci ha trasformato e ancora ci sta trasformando da azienda di prodotto ad azienda di soluzioni. Un’azienda per la quale i servizi e i partner rappresentano due colonne portantti”.
Soprattutto se si considera che target di Avaya sono aziende che vanno da cinquanta a migliaia di postazioni: sufficiente ampio dunque per lasciare spazio a operatori che “vanno dai partner classici di territorio ai system integrator e ai service provider, anche di grandi dimensioni soprattutto in caso di importanti implementazioni cloud”.
Non a caso, proprio la primavera scorsa, la società ha rinnovato a livello europeo il proprio programma di canale iConnect, con l’obiettivo di raddoppiare la rete, con un focus specifico verso i clienti del midmarket.
I partner, cui la società propone percorsi specifici di formazione, vengono coinvolti in un ciclo di vendita maggiormente orientato all’aspetto consulenziale e sulle soluzioni.

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