Asus “cede” la produzione dei notebook Oem

Per evitare contrasti con le aziende committenti sul terreno dei conflitti di interesse, la società taiwanese devolve alla controllata Asusalpha tutti gli ordini per i portatili di aziende terze. Rilasciato anche il bilancio 2004 per l’Italia: 260 milioni di euro (+40% rispetto al 2003)

Dopo aver chiesto lo scorso febbraio aiuto alla propria
filiale Asusalpha per la produzione di notebook Oem, Asus ha definitivamente
deciso di scindere il business legato ai portatili a brand proprio da quello dei
prodotti crearti per aziende terze. In questo senso, verranno dirottati ad
Asusalpha tutti gli ordini che arrivano dagli Original Equipment Manufacturer.
Ricordiamo che Asus nel 2004 ha prodotto in totale circa 3 milioni di
notebook e la previsione per il corrente anno è di arrivare a 5 milioni.


Questa scelta strategica si è resa necessaria perché diversi degli Oem
iniziavano a parlare di conflitti d’interesse tra i notebook a marchio Asus e i
notebook indirizzati ad altri brand e prodotti dalla stessa azienda. Tuttavia,
il management tiene a sottolineare che Asusalpha e totalmente di proprietà di
Asus, per cui il suo fatturato e i suoi profitti vanno ascritti nel consolidato
di Asus stessa.


A fronte di questa decisione strategica, Asusalpha, che produce portatili per
Apple, Samsung e Sony, si presenta come un concorrente molto agguerrito nei
confronti di costruttori quali Quanta Computer, Compal Elecronics e Winstron a
cui intende contendere ordini provenienti da Dell, Hp e Ibm.


Asus potrà così concentrarsi meglio sul business dei notebook con il proprio
brand. Ma, cosa piuttosto singolare, sembra stia studiando la possibilità di
cedere in outsourcing parte della produzione per risparmiare sui costi. Inoltre,
sta pianificando alcune acquisizioni per integrare e ottimizzare alcune
fasi operative.


In questi giorni, Asus ha reso noti anche i dati di bilancio dell’esercizio
2004 relativi al mercato italiano: sono stati raggiunti i 260 milioni di euro,
che equivalgono a un aumento delle vendite di quasi il 40% rispetto all’anno
precedente. Sul territorio nazionale la società ha consegnato oltre 200.000
notebook, circa 700.000 schede madri, 220.000 schede video e 25.000 Pocket
Pc.


A questo risultato ha certamente contribuito la più attenta strategia di
canale operata dall’azienda che, nel 2004, l’ha portata a potenziare la presenza
sul mercato retail, inteso sia come grande distribuzione sia come distribuzione
specializzata. In questo senso, lo scorso anno è stato creato l’European Retail
Group, una struttura commerciale dedicata specificatamente al mercato consumer.


Pur senza azzardare previsioni, la società non nasconde di aspettarsi molto
dal  2005, anno che Asus ha inaugurato con il debutto in due nuove aree di
business: smartphone e display Lcd.

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