Assinform: uno spiraglio per l’Ict italiana

Agostino Santoni, prersidente di Assinform, commenta con positività i dati del primo trimestre: ancora in calo ma con buoni segnali dai comparti di innovazione.

Potrebbe essere la luce in fondo al tunnel. O almeno la parvenza di una ripresa.
È questo lo spirito con cui Agostino Santoni, presidente di Assinform, ha commentato i primi sei mesi di questo 2014 per il comparto Ict italiano.
Un semestre che si è chiuso ancora con segno negativo, ma che sembra trarre benefico da alcune delle dinamiche che lo stanno attraversando e che sembrano dare nuova linfa agli investimenti.

In effetti, se da un lato è vero che i primi sei mesi di quest’anno si parla ancora di un regresso, il rallentamento non solo è più contenuto rispetto allo scorso anno (da un -4,3 per cento di giugno 2013 si passa a un -3,1% di giugno 2014, per un valore complessivo di 31.103 milioni di euro), ma mostra alcune aree ”innovative di grande vitalità e vivacità, legate alle tecnologie di rete, i cui trend di crescita sono allineati con quelli internazionali, pur se non in grado ancora di generare volumi di fatturato capaci di incidere sull’andamento complessivo del settore”.
Il riferimento, nello specifico, è al cloud, che mostra un interessante +35,7%, ai contenuti digitali (+6,6%) e al software con nuove soluzioni e applicazioni (+3,2%), che se pure non ancoraq così incisivi da invertire l’andamento, già ora possono contribuire a rallentare il declino, portando entro la fine dell’anno il regresso complessivo all’1,8%.

Pesante, nell’insieme, è il calo dei servizi di rete Tlc, che segna un -9,2 per cento attribuibile sia al ribasso delle tariffe di terminazxione sia alla mai sopita rivalità tra operatori.
Appare chiaro, però, che la crescita dell’1,1% del mercato digitale nel suo complesso non sia sufficiente a compensare questo regresso.
In ogni caso, anche all’interno dell’offerta digital, gli andamenti sono disomogenei.
Così, per i servizi It che scendono del 2,4 % a 5.079 milioni di euro, cresce dello 0,7% il fronte dei dispositivi, che valgono 8.232 milioni.
Similmernte crescono il software e le soluzioni Ict, con un +3,2% a 2.615 milioni, oltre al già citato e-content e digital advertising, che raggiungono quota 3.202 milioni.

Importante, sottolinea Assinform nella sua nota, è la ripresa che si registra nell’area dispositivi e sistemi, che ribalta il – 2,9% dello scorso anno: bene i pc e i server, che dopo il -22,5 per cento dello scorso anno mettono a segno un +6,5 per cento, meno bene i tablet, che accusano un -10,1% attribuibile a una fase di prima saturazione, mentre si confermata la progressione degli smartphone, in crescita del 15,4 per cento a 1.310 milioni di euro di fatturato.

Il fronte del software manda segnali positivi soprattutto per quanto riguarda
gestione web (+ 11,1%,) e IoT (+15,4%), che compensano il calo delle soluzioni applicative (-2,1%).

Meno bene i servizi (-2,4% a 5.079 milioni), in particolare lato outsourcing e sviluppo e systems; sono di converso in crerscita i componenti più innovativi, come servizi di data center e cloud computing.

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