Arriva l’ultima beta di Stinger

Ibm ha reso disponibile la versione beta definitiva del proprio Db2, che apre la strada al rilascio, previsto per la seconda metà dell’anno. Molte le innovazioni introdotte, soprattutto in direzione dell’autonomic computing.

4 maggio 2004
Ibm ha presentato ieri la beta definitiva del
proprio DB2 Universal Database, nome in codice
Stinger. Nella nuova versione, che dovrebbe essere resa
disponibile commercialmente nel giro dei prossimi tre-sei mesi, Ibm ha
introdotto funzionalità di self-management, supporto
Linux esteso e la tecnologia geospaziale ereditata con l’acquisizione di Informix, che risale ormai al 2001.
Stinger è un prodotto che rispecchia la volontà di Ibm di
portare l’autonomic computing
anche verso il database, una funzionalità considerata quantomai strategica nell’area dell’on-demand.
Tra le funzionalità introdotte in questa nuova versione, design adviser, che consiglia la modalità migliore con quale partizionare i dati e di conseguenza accelerare i processi, nonché nuovi tool di ottimizzazione delle query, utilizzati anche in questo caso per regolare le prestazioni del databse in base alle statistiche delle query stesse. Sono state inoltre introdotte una funzionalità di autonomic object maintenance, che gestisce in modo automatico le funzioni di amministrazione e manutenzione, e una funzionalità di client-reroute che trasferisce gli utenti a un databse mirror in caso di caduta di server o di manutenzione pianificata.
La beta supporta la versione 2.6 del kernel
Linux

, mentre l’introduzione delle tecnologie geospaziali consente il supporto di dati tridimensionali e dunque meglio si adatta ad applicazioni complesse che richiedono dati geografici e “time-based”.

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