Ariba, 4°Q 2001 meglio del previsto

Nonostante lo scivolone registrato nelle vendite software, calate del 54%, e il rallentamento della domanda in generale, il produttore californiano ha riportato perdite limitate

Nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno
fiscale 2001, Ariba ha registrato perdite nette per 224,3 milioni di dollari, o
89 centesimi per azione.

Un risultato negativo, ma pur sempre migliore
di quanto registrato un anno fa quando le perdite nette erano state di 339,4
milioni, pari a un dollaro e mezzo per azione.

Escludendo le spese
connesse alla ristrutturazione e alle ultime acquisizioni realizzate, il
produttore di software californiano ha totalizzato perdite per 27,7 milioni di
dollari, o 11 centesimi per azione.

Le previsioni riportate dagli
analisti di Thomson Financial/First Call parlavano invece di perdite pari a 13
centesimi per azione.

I ricavi della società per il trimestre indagato si
sono comunque ridotti a 62,6 milioni di dollari, rispetto ai 134,9 di un anno
fa.

Riferendosi al primo trimestre 2002, che terminerà il prossimo 31
dicembre, Ariba conta di riuscire a riportare ricavi compresi tra i 50 e i 55
milioni di dollari, e perdite comprese tra i tre e i cinque centesimi per
azione.

Per lo stesso periodo, le previsioni degli analisti di mercato
parlano invece di ricavi per 60,4 milioni di dollari e perdite, pari a nove
centesimi per azione.

Stando a quanto riportato da Bob Calderoni, Ceo di
Ariba, il mercato del software avrebbe risentito della negativa congiuntura
economica, aggravata dagli eventi che hanno colpito gli Stati Uniti lo scorso 11
settembre.

Per parlare di ripresa bisognerà attendere ancora un po’ di
tempo. Non a caso, lo stesso Calderoni ha omesso di predire a quando la società
tornerà a essere profittevole.   

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