Applicazioni enterprise in veste mobile

Diversi sono gli aspetti da valutare, in relazione alla criticità delle aree di business

Aumenta in modo esponenziale l’utilizzo di terminali mobili anche nell’area enterprise e la proliferazione dei dispositivi senza fili permette di accrescere sensibilmente la produttività dei dipendenti “itineranti”. Diverse sono le tipologie di apparati utilizzabili. I laptop forniscono potenza e interfaccia grafica sufficienti a supportare praticamente qualsiasi tipo di applicazione enterprise e rappresentano la soluzione ideale per il personale di vendita e i manutentori.
Molto diffuso è anche l’utilizzo di Pda, così come di palmari, che sono utilizzati soprattutto per consultare da remoto la posta aziendale e sincronizzare l’agenda degli appuntamenti da parte dei manager. Si sta diffondendo anche l’utilizzo di soluzioni basate su telefono cellulare e smartphone, che permettono di essere sempre reperibili e di avere accesso alle e-mail attraverso dispositivi particolarmente compatti.

Decisamente più settoriale l’impiego di tablet pc e palmari industriali, che permettono di risolvere i problemi di alcune categorie di utenti che operano nell’edilizia e nella cantieristica, così come di snellire la gestione del magazzino. Il problema vero è che la tecnologia, in questo ambito, evolve rapidamente. Ecco perché una piattaforma di supporto delle applicazioni mobile non deve essere pronta solo per i device attuali, ma supportare anche quelli futuri. Le applicazioni mobili possono essere, in linea di principio, raggruppate in due macrocategorie. Quelle on line e le off line. Nel primo caso, il dispositivo funziona come terminale mobile per la presentazione dei dati che risiedono su un server. Le applicazioni off line, invece, mantengono una copia dei dati sull’apparato mobile.
Le aziende potranno propendere per l’una o l’altra ipotesi arrivando perfino a scegliere uno scenario ibrido per il quale alcune applicazioni critiche sono tenute costantemente on line e altre aggiornate in batch.

L’agilità organizzativa delle reti senza fili
Esistono diverse implementazioni di reti senza fili. Fra i principali criteri adottati per la scelta di una specifica rientrano il numero di periferiche che compongono la rete, il raggio di trasmissione, le dimensioni medie dei file trasferiti e la velocità della rete.

:: WPAN (Wireless personal area network) ha un raggio d’azione tra i 3 e i 15 metri e si basa in prevalenza sullo standard Bluetooth. Permette la comunicazione senza fili tra dispositivi quali Pda e stampanti, oppure tastiere e mouse con il pc o altri componenti che, nel complesso, formano una piccola rete. Si tratta di una tecnologia utilizzata nei piccoli uffici.

:: WLAN (Wireless local area network) fornisce accesso wireless su distanze massime di poche centinaia di metri, cosa questa che lo rende l’opzione più utilizzata all’interno di stabilimenti, uffici e magazzini.

:: WWAN (Wireless wide area network) è una rete che estende la copertura dell’accesso senza fili ad aree geografiche molto vaste, attraverso i servizi offerti dai gestori dei servizi mobili di terza generazione (3G). I principali protocolli di comunicazione utilizzati, in questi casi, si basano su Gsm e la maggioranza delle infrastrutture si trova, allo stato attuale, a un livello intermedio (2,5G). Questa tipologia di soluzioni è adottata in prevalenza dalle organizzazioni con molti dipendenti “nomadi”. Tuttavia, si inizia già a parlare delle reti di quarta generazione (4G), che dovrebbero migliorare la capacità dei canali radio Uwb (Ultra wideband) e permettere creare reti decisamente più dinamiche, in una sorta di networking “ad hoc”. Questa tecnologia, infatti, permette di trasmettere e ricevere segnali tramite impulsi di energia in radiofrequenza di durata ridotta. La brevità dell’impulso rende l’Uwb poco sensibile alle interferenze dovute alla riflessione dell’onda stessa.

:: WIMAX (Worldwide interoperability for microwave access) consente l’accesso alla rete a due velocità, che raggiungono i 75 Megabit al secondo, con una capacità di trasmissione di diversi chilometri e una larghezza di banda superiore a quelle attuali. Queste caratteristiche, oltre a garantire costi minori, potrebbero risolvere il problema d’accesso veloce alla rete a chi abita in paesi isolati, finora esclusi dalle nuove tecnologie. WiMax può essere utilizzato per diverse applicazioni, tra cui le connessioni a banda larga di “ultimo miglio”, cellulare e hotspot, o la connettività ad alta velocità per le aziende.

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