Siri

Alla fine di luglio, come avevamo sottolineato anche in questo nostro articolo dedicato alle opzioni della piattaforma di Apple relative alla privacy, un report del Guardian aveva svelato che personale umano ascoltava una certa quantità di conversazioni tra gli utenti e l’assistente vocale Siri.

Naturalmente il fatto che delle persone fisiche, sotto contratto da parte di Apple, potessero accedere a informazioni anche molto personali degli utenti, attraverso l’ascolto delle interazioni conversazionali con Siri, aveva suscitato notevoli preoccupazioni e proteste.

Perché del personale umano ascoltava le conversazioni? Il processo viene definito grading e prevede la revisione umana di un certo numero di interazioni con Siri, al fine di valutare le risposte e migliorare le procedure di apprendimento automatico che sono alla base della tecnologia che potenzia l’assistente virtuale.

Apple ha sin da subito sostenuto che una percentuale minima delle registrazioni audio veniva sottoposta, a campione, al processo di grading, circa lo 0,2%. Tuttavia Cupertino, che ha sempre sostenuto di tenere in grande considerazione la privacy degli utenti, in risposta alle preoccupazioni del pubblico aveva sospeso questo processo di valutazione svolto da persone fisiche.

L’azienda ha poi offerto ulteriori dettagli su come intende migliorare la gestione della privacy nell’ambito del suo assistente vocale Siri. Innanzitutto, Apple ha avviato una revisione dell’intero processo di grading. Questi sono i cambiamenti che Apple sta introducendo, così come riportati nella dichiarazione ufficiale dell’azienda.   

  • In primo luogo, per impostazione predefinita, non conserveremo più registrazioni audio delle interazioni Siri. Continueremo invece ad utilizzare trascrizioni generate dal computer per rendere più accurato il servizio.
  • In secondo luogo, gli utenti potranno scegliere, come opzione opt in, se contribuire a migliorare Siri imparando dai campioni audio delle proprie richieste. Ci auguriamo che molte persone scelgano di contribuire a migliorare Siri, sapendo che Apple rispetta i loro dati e applica rigidi controlli in materia di privacy. Coloro che sceglieranno di partecipare avranno comunque la possibilità ritirare il consenso in qualsiasi momento.
  • In terzo luogo, quando i clienti scelgono di contribuire, lo faranno nella sicurezza che, ad ascoltare campioni audio delle interazioni con Siri, saranno solo dipendenti Apple. Il nostro team eliminerà tutte le registrazioni in cui si riterrà che l’attivazione di Siri sia stata involontaria.

Cupertino ha quindi deciso che implementerà un’opzione da molti richiesta, quando è emerso il problema: la possibilità da parte degli utenti di scegliere se partecipare o meno al grading.

In questo articolo del sito Apple puoi leggere maggiori dettagli su come l’azienda intende migliorare la protezione della privacy di Siri. Apple ha inoltre pubblicato anche una nota tecnica, consultabile a questo link, in cui spiega come funziona la privacy in Siri e il processo di grading. Si tratta di letture consigliate per avere una maggiore consapevolezza di ciò che accade quando dialoghiamo con Siri.

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