C’è un nuovo capitolo nell’ormai lungo braccio di ferro tra la Commissione europea e Apple, alla luce dei requisiti del Digital Markets Act (DMA) dell’Unione europea, relativo a uno dei punti centrali della questione: l’App Store.
Proprio i requisiti concernenti la distribuzione di app ha portato già a un cambiamento epocale nelle policy di Apple, vale a dire l’apertura agli app store alternativi a quello ufficiale della società di Cupertino, per gli utenti dell’Unione europea.
Ora Apple ha annunciato una ulteriore serie di cambiamenti significativi che riguarderanno gli sviluppatori e gli utenti di app nell’Unione europea. Si tratta ancora una volta di adeguamenti richiesti dalla Commissione Europea nell’ambito del Digital Markets Act, il regolamento che mira a rendere il mercato digitale più aperto e competitivo. Le novità principali riguardano una maggiore libertà per gli sviluppatori nella promozione di offerte e servizi al di fuori dell’App Store, ma anche l’introduzione di un nuovo sistema di commissioni che entrerà in vigore nei prossimi mesi.
Gli sviluppatori che distribuiscono le proprie app sugli store dell’Unione europea di Apple potranno ora comunicare e promuovere liberamente le proprie offerte per l’acquisto di beni o servizi digitali. La destinazione può essere un sito web, un marketplace alternativo di app o un’altra app, e vi si può accedere all’esterno o all’interno dell’app tramite una web view o un’esperienza nativa.
Questa maggiore apertura si accompagna però a nuovi termini commerciali, sempre nell’Unione europea: gli sviluppatori che sceglieranno di promuovere o vendere beni o servizi digitali fuori dall’App Store dovranno corrispondere ad Apple una serie di commissioni, tra cui una tariffa iniziale di acquisizione, un costo per i servizi forniti e, per chi utilizza l’Addendum StoreKit External Purchase Link nell’Unione Europea, anche la cosiddetta Core Technology Commission, che rappresenta il contributo per il mantenimento delle infrastrutture tecnologiche messe a disposizione da Apple.
Anche le app di streaming musicale presenti nell’Area Economica Europea potranno avvalersi di queste nuove opzioni, facendo uso del Music Streaming Services Entitlement.
Apple ha inoltre annunciato che, a partire dal 1° gennaio 2026, entrerà in vigore un modello di business unico per l’intera Unione europea. Con questo cambiamento, verrà gradualmente eliminata l’attuale Core Technology Fee, che lascerà il posto alla nuova Core Technology Commission. La CTC si applicherà a tutte le vendite di beni e servizi digitali, e sarà valida per le app distribuite tramite l’App Store, attraverso la distribuzione web o mediante marketplace alternativi.
Gli sviluppatori che attualmente hanno aderito all’Alternative Terms Addendum per le app nell’UE continueranno a pagare solo la Core Technology Fee fino a quando la transizione al nuovo sistema sarà completata il prossimo anno e la CTF non sarà più applicata, ma ulteriori dettagli su questo passaggio verranno comunicati da Apple più avanti.
Un’ulteriore novità riguarderà direttamente l’esperienza degli utenti. Con iOS 18.6 e iPadOS 18.6, l’esperienza d’uso per installare marketplace alternativi o app scaricate dai siti web degli sviluppatori sarà più semplice e integrata. Apple ha confermato che entro la fine dell’anno verrà anche rilasciata una nuova API che permetterà agli sviluppatori di avviare il download delle app distribuite in modo alternativo che pubblicano, dall’interno dell’app stessa, offrendo così nuove modalità di interazione e distribuzione.
Con queste misure, Apple si adegua al quadro normativo europeo, aprendo nuove opportunità per gli sviluppatori e offrendo agli utenti più scelta, pur mantenendo un sistema di commissioni che sostiene gli investimenti e le infrastrutture tecnologiche dell’azienda di Cupertino.
Per conoscere i dettagli dei nuovi termini e delle nuove condizioni è possibile consultare il sito web di Apple per gli sviluppatori.
È inoltre possibile consultare il documento di supporto sulla comunicazione e promozione di offerte su App Store nell’UE, il documento Alternative Terms Addendum for Apps in the EU e lo StoreKit External Purchase Link Entitlement Addendum for EU Apps.
Gli sviluppatori possono anche richiedere un appuntamento online di 30 minuti per porre domande e fornire un feedback su queste modifiche.









