Antoniotto: “JSoft vuole riconquistare clienti e quote di mercato”

Il distributore specializzato nel software torna sulla scena. Pronto a riprendersi la sua quota di mercato

22 Gennaio 2004. Il 22 dicembre scorso Paolo Castellacci, presidente di Computer Gross aveva annunciato pubblicamente l’acquisizione di JSoft e sempre in quell’occasione aveva tenuto a precisare che ci teneva ad avere una JSoft guidata da Claudio Antoniotto.
Ora a distanza di un mese Antoniotto è nel suo ufficio di direttore generale JSoft pronto a rimettere in moto la macchina distributiva dopo alcuni mesi di sofferta inattività.

Finalmente ripartite…
“Si, anche se ci tengo a precisare che il gruppo non ha mai smesso di tenere i contatti con clienti e con i vendor. Per due mesi, novembre e dicembre, le nostre attività sono state azzerate. Ma abbiamo sempre cercato di sentire i nostri clienti anche quando non potevamo vendere”.

Adesso li risentite anche per vendere
“Certo. Adesso stiamo facendo ripartire l’azienda. Rimettiamo in moto tutte le nostre attività”.

Come si sente?
“Per me è una sfida come quella che ho affrontato nel 1994, quando abbiamo preso in mano questa azienda. Adesso c’è un forte senso di riscatto, di rivincita. Vogliamo riconquistare i nostri clienti e le quote di mercato”.

Su cosa punterà la nuova JSoft che si appresta a rilanciare?
“Sui servizi, come sempre. Eravamo e restiamo un distributore specializzato che si distingue per il livello del servizio. Siamo convinti che molti dei nostri clienti che in questi mesi hanno acquistato da altri fornitori lo hanno fatto perché hanno trovato prezzi interessanti. Noi vogliamo riconquistarli puntando sui servizi”.

Solo sui servizi?

“No, certo, sappiamo bene che la scontistica è importante. Sappiamo che dovremo pagare qualcosa per ritrovare il loro interesse e la loro fiducia, ma vogliamo tornare ad essere considerati per il nostro livello di servizi”.

Sei mesi di stand-by per un distributore sono tanti, come riprenderete?
“Ripeto, lo stop vero e proprio delle attività c’è stato solo negli ultimi due mesi dello scorso anno. Noi abbiamo sempre continuato a sentire i clienti”.

I concorrenti non sono stati a guardare. Chi teme di più oggi?
“Nessuno. O meglio nessun distributore generalista. I broadliner hanno approfittato della nostra situazione di difficoltà e hanno aumentato le loro quote di mercato. Ma siamo convinti che loro fanno un altro mestiere. I clienti che hanno bisogno di software hanno bisogno anche di servizi specializzati. Se le stesse quote di mercato le avesse conquistate un distributore specializzato sarei molto più preoccupato”.

Il rapporto con i vendor in questi mesi si è logorato? Come e con chi riprenderete le attività?
“Anche il contatto con i vendor non si è mai spento. Posso dire che la nuova JSoft riprenderà le attività con “quasi” lo stesso catalogo che aveva un anno fa. Solo due nomi non saranno presenti e sono Corel e Autodesk che in questo periodo hanno fatto scelte diverse. Tutti gli altri sono confermati”.

JSoft si è sempre distinta per la sua autonomia, quando era in Raphael Informatika e quando era in Opengate. Come sarà con Computer Gross?
“Credo che l’autonomia operativa che ci ha contraddistinto sia una premessa fondamentale per un distributore con il nostro livello di specializzazione. Certo tutte le sinergie possibili saranno implementate con le aziende del gruppo Computer Gross tuttavia punteremo a continuare a lavorare con il nostro modello”.

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