Android Q

Con la nuova versione del sistema operativo mobile di Google, Android Q, arriveranno numerose novità per tutti gli utenti. L’aggiornamento, sottolineano a Mountain View, non si limita a venire incontro alle esigenze, alle richieste e alle necessità dell’utenza consumer.

In Android Q, attualmente in versione beta, Google ha aggiunto anche funzionalità dedicate in modo specifico all’utenza professionale ed enterprise. Funzioni mirate a migliorare l’esperienza di lavoro per professionisti e dipendenti. Nonché a fornire maggiore controllo, sicurezza e flessibilità agli operatori It e alle aziende.

Android Q migliora l’esperienza di lavoro

Con Android Q, pertanto, non migliorerà solo la user experience, ma anche la work experience, per tutti quelli che usano lo smartphone per (e al) lavoro.

In Android Q, Google afferma di aver affrontato alcune delle principali richieste di funzionalità nell’utilizzo del profilo di lavoro. Il profilo di lavoro è lo strumento che consente di gestire in modo separato i dati e le app aziendali.

Android QGli utenti, informa Google, saranno in grado di visualizzare gli eventi di lavoro nel loro calendario personale e altre app nel profilo personale, con una semplice transizione al calendario di lavoro per ulteriori dettagli o la modifica degli eventi. Al contempo, gli amministratori It potranno impostare limiti per la condivisione degli eventi di lavoro in base alle policy.

I dipendenti potranno anche utilizzare la propria tastiera o metodo di input preferito per il proprio profilo personale, mentre l’It può richiedere un metodo diverso per il profilo di lavoro. Ciò offre ai dipendenti una maggiore libertà per un utilizzo personalizzato e consente, allo stesso tempo, all’It di applicare la sicurezza necessaria al profilo di lavoro.

Con Android Q, Google fornisce inoltre alle aziende una maggiore flessibilità nel deploying di profili di lavoro sui dispositivi di proprietà aziendale. Gli amministratori It possono ora utilizzare l’enrollment zero-touch, i codici QR o i tag NFC per fornire un profilo di lavoro direttamente durante l’installazione guidata.

Android Q dà più controllo all’It

In precedenza, spiega Google, gli amministratori It potevano bloccare gli aggiornamenti dei dispositivi per un massimo di 90 giorni, per aiutare con il test e la pianificazione degli update. Con Android Q, ora gli amministratori hanno la possibilità di installare manualmente gli aggiornamenti di sistema localmente da un file. Ciò consente alle organizzazioni di accelerare le implementazioni per preservare la larghezza di banda della rete o di sfruttare i tempi in cui i dispositivi sono inattivi.

Le app potranno presto inviare feedback agli amministratori It, ad esempio per fornire lo stato delle configurazioni gestite o rapporti di errori improvvisi sui dispositivi. Questa funzionalità sarà disponibile nelle prossime settimane e sarà supportata sui dispositivi fin da Android 5.0.

Lo stesso canale di feedback delle app potenzia l’offerta OEM Config. Con OEM Config, i produttori di dispositivi possono includere app in bundle che richiamano API personalizzate privilegiate. Ciò consente agli amministratori di impostare le policy OEM tramite le configurazioni gestite, senza alcun ulteriore lavoro di integrazione da parte dei provider di enterprise mobility management (EMM).

Ad esempio, Samsung utilizza l’offerta OEM Config aggiornata di Google per migliorare la disponibilità della sua soluzione Knox Platform for Enterprise. I miglioramenti apportati a OEM Config, spiega ancora Google, includono il feedback channel, uno schema di configurazioni avanzate e un update broadcast che informa immediatamente l’app quando sono disponibili nuove configurazioni, anche quando l’app non è aperta.

Gli amministratori It ora possono anche configurare reti WiFi basate su certificati durante l’installazione, includendo le credenziali nel codice QR di iscrizione o nel tag NFC. Ciò semplificherà il setup e renderà più immediata la connettività per i dispositivi di lavoro.

Maggiore sicurezza, in Android Q

Android Q, evidenzia ancora Google, porta una serie di aggiornamenti per le organizzazioni che cercano di proteggere la propria flotta mobile. Gli amministratori It possono sfruttare le nuove funzionalità di delegation che consentono di scaricare determinate attività su app specifiche, al di fuori del controller delle policy del dispositivo. Ad esempio, gli amministratori It possono nominare la loro app preferita per gestire il logging delle attività di rete o la selezione dei certificati.

Sui dispositivi con un profilo di lavoro, gli amministratori It possono ora bloccare l’installazione di app da fonti sconosciute sull’intero dispositivo, aggiungendo un ulteriore livello di protezione contro potenziali malware nel profilo personale. E con la deprecazione delle Device Admin API in ​​Android Q, Google abilita app che richiedono un lock-screen per verificare la qualità delle credenziali di blocco schermo e indirizzano l’utente a impostare un passcode più forte.

Queste descritte sono solo alcune delle nuove funzionalità di Android Q, disponibili nella versione beta, progettate a beneficio dei clienti aziendali. Un elenco più completo è disponibile sul sito web per gli sviluppatori Android, a questo link.

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