Se la base d’asta è quella fissata la scorsa settimana da Google, altri player potrebbero volerla superare. Rim si dice in corsa, sia da sola, sia con una cordata.
Non c’è solo Google interessata a rilevare gli asset di Nortel Networks in materia di brevetti.
Secondo fonti statunitensi anche Research In Motion sarebbe pronta a fare una propria proposta per gli oltre 6000 brevetti della società canadese, così come non esclude l’eventualità di unirsi a un gruppo di investitori con l’obiettivo di presentare una offerta superiore a quella già depositata da Google. Del gruppo dovrebbero far parte, così sostengono le agenzie statunitensi, produttori di dispositivi e altre società tecnologiche.
La base d’offerta, è stata stabilita di fatto la scorsa settimana proprio dalla società di Brin e Page, pronta a pagare 900 milioni di dollari in contanti per entrare in possesso dell’intero pacchetto che include tecnologie wireless, 4G, semiconduttori, tecnologie ottice, per la voce, per il video.