Anche l’Os/390 marcia verso l’e-commerce

“La nuova release 2.8 segue gli orientamenti complessivi del suo produttore,Ibm, e punta su transazioni e infrastrutture Web-oriented. Gia in fase d isviluppo la successiva versione 2.9; con file e print serving nativi perclient Windows.”

Il commercio elettronico sembra poter assicurare una salutare iniezioni di
nuova linfa anche ai tradizionali mainframe. Ibm, che da sempre guida il
mercato, sta puntando pesantemente su questa transizione, come dimostra il
rilascio della versione 2.8 del sistema operativo Os/390. Molte delle
caratteristiche aggiunte, infatti, sono indirizzate al supporto degli
utenti che hanno necessità di integrare i processi di business aziendali
con quelli di fornitori, partner e clienti, attraverso transazioni e
infrastrutture che passino per la Rete.
Una certa enfasi viene posta sulla sicurezza. Lo scambio di chiavi
crittografiche fra punti terminali di una rete privata virtuale possono
essere ora automatizzati e gestiti dinamicamente attraverso Internet Key
Exchange, un protocollo comunemente accettato in questo settore. Inoltre,
Big Blue ha centralizzato la gestione di certificati digitali appartenenti
ad applicazioni server, con le relative chiavi crittografiche private.
Il nuovo Os/390 contiene ora il supporto del protocollo Ldap (Lightweight
Directory Access Protocol), nella versione 3, progettata specificamente per
le emergenti applicazioni di e-business in rete e per i relativi sforzi di
sviluppo. A ciò si aggiunge il supporto Java e quello per Ssl (Secure
Socket Layer), per la crittografia delle comunicazioni. Infine, la release
2.8 contiene un potenziamento di SecureWay Communication Server, che ora
offre l’indirizzamento virtuale Vipa, tale da consentire a un reale
indirizzo Ip per connessioni di rete di essere associato a
pseudo-indirizzi, talvolta assegnati agli utenti.
Rispetto alla precedente versione 7, si nota un ampliamento dell’offerta di
servizi differenziati per categorie di utenti, in modo da consentire agli
amministratori di impostare priorità di servizi alte, medie o basse. Il
supporto del Reservation Protocol (Rsvp), inoltre, apre all’integrazione di
vari servizi multimediali.
L’ultima release del sistema operativo mainframe di Ibm (in passato noto
come Mvs) sarà rilasciata entro la fine di settembre e sarà gratuita per
chi già ne possiede una anteriore. La presentazione è stata utile per av
ere
qualche anticipazione anche sulla prossima versione, la 2.9, prevista per
la prossima primavera. Il costruttore ha promesso soprattutto un
potenziamento del motore nativo di file e print serving per client Windows,
il supporto della ricerca di testo per documenti Xml e unicode, nonché
funzioni aggiuntive Unix System Services.
Sul medio periodo, si profila un possibile scontro con Microsoft, che ha da
poco rilasciato dettagli sulla versione Datacenter del proprio futuro
ambiente Windows 2000, che potrà supportare cluster di quattro server,
ciascuno in gradi di ospitare fino a otto processori Intel dei più potenti
.
Inoltre, saranno riconosciute 32 Cpu in un sistema a multiprocessing
simmetrico, anche se è opinione diffusa che l’Os avrà parecchi problemi
al
massimo della configurazione. Siamo ancora lontani dalla scalabilità e
dalla disponibilità di Os/390 (32 sistemi cluster, ciascuno con 12
processori), ma il gap si va riducendo. Secondo gli esperti, è probabile
che Windows 2000 verrà impiegato per l’Oltp per ambienti a singola
applicazione e alto volume, mentre il mainframe rimarrà il top delle
scelte, nel caso in cui si debbano far girare più applicazioni multiple e
simultanee.

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