Amazon batte le stime degli analisti

La società di Jeff Bezos per la prima volta chiude con un profitto un quarter senza ricorrenze. Ma le stime per il prossimo anno deludono il mercato

23 ottobre 2003 Alti e bassi per Amazon che
registra un profitto netto alla fine del trimestre (è la prima volta in un
quarter senza ricorrenze) batte le stime, ma delude gli analisti quando prevede
per il 2004 vendite comprese fra 5,75 e 6,25 miliardi di dollari, un andamento
dimezzato rispetto a quello registrato nei precedenti nove mesi. La società di
Jeff Bezos ha chiuso il trimestre con 15,6 milioni di dollari
di utile, che valgono 4 centesimi per azione, un risultato sicuramente migliore
rispetto alla perdita di 35,1 milioni (9 centesimi per azione) dello scorso
anno. Le vendite sono cresciute del 33,3% su base annua, arrivando a quota 1,13
miliardi di dollari, mentre gli utili sono di 52 milioni di dollari che si
riducono a 48 a causa di oneri non monetari e si traducono in 11 centesimi per
azione 1 in più rispetto alle stime degli analisti. La politica
del dollaro debole praticata dall’amministrazione Bush favorisce i risultati
della società di Seattle che grazie al declino del biglietto
verde
ha aumentato di 28 milioni di dollari i suoi ricavi. Senza
l’effetto cambio che rende più attraenti i suoi prodotti le vendite sarebbero
cresciute, infatti, solo della metà. Recentemente Amazon ha allargato la sua
offerta anche agli articoli sportivi. Una scelta che secondo Diego Piacentini,
numero due di Amazon, si inserisce nella strategia della società che decide di
entrare in nuovi mercati in base a tre elementi. “Amazon – spiega
Piacentinientra in mercati altamente frammentati dove
può aggiungere valore presentando una vasta gamma di prodotti in un’unica
piattaforma. Devono essere mercati con alti margini in modo che noi possiamo
offrire prezzi più bassi dando in questo modo un valore aggiunto al consumatore
oltre al valore aggiunto che forniamo alla catena distributiva veicolando la
nostra offerta”
.

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