Altiris e le infrastrutture sotto controllo

Presente con una filiale locale da meno di un anno, la società propone una visione olistica dell’It lifecycle management.

Per ridurre il Total cost of ownership delle infrastrutture It non è sufficiente abbattere i costi d’acquisto. Fondamentale è intervenire sulle spese di gestione, ossia dei servizi e della consulenza, che, secondo quanto riferiscono gli analisti di mercato, possono arrivare ad assorbire fino all’80% degli oneri complessivi.


Proprio per ridurre l’incidenza di questa voce sulle spese aziendali, Altiris offre dal ’98, anno della sua fondazione, soluzioni di It lifecycle management in grado di ottimizzare la gestione degli asset aziendali, dall’acquisizione alla loro dismissione. In particolare, i prodotti messi a disposizione dei responsabili It puntano a semplificare l’implementazione, la migrazione e il ripristino delle impostazioni software, automatizzando la distribuzione delle patch, la tracciabilità delle prestazioni e l’analisi diagnostica delle componenti hardware e software, in modo da ridurre i costi di gestione aziendali oltre il 15%.


Forte di questa offerta, la giovane società nordamericana registra già al suo attivo venti trimestri consecutivi di crescita, oltre 25mila clienti worldwide e numerose partnership in Oem con aziende del calibro di Dell, Fujitsu Siemens Computers e Hp. Sull’accordo con quest’ultima, però, a causa dell’acquisizione di Novadigm recentemente è stata gettata un’ombra. «In realtà – ha tenuto a sottolineare Lina Novetti, sales and marketing manager della filiale italiana – dopo l’acquisto di questa società da parte di Hewlett-Packard, dai vertici dell’azienda di Palo Alto sono state fornite delle chiare linee guida che indicano di continuare a usare entrambe le soluzioni, offrendo fino a 5mila client i prodotti Altiris, oltre Hp OpenView».

Un’offerta in tre macroaree

Uno dei punti di forza su cui Altiris fa leva per differenziare i suoi prodotti sul mercato è rappresentato dall’integrazione, caratteristica che garantisce ai responsabili It un’amministrazione centralizzata di tutti gli asset, i client e i dispositivi mobile aziendali, anche attraverso una console Web based. «Il tutto offrendo soluzioni modulari – ha sottolineato Novetti -, integrabili con prodotti preesistenti, in modo da salvaguardare gli investimenti e contemporaneamente permetterci un ingresso graduale all’interno delle aziende». Le tre macroaree in cui si articola l’offerta è rappresentata dalle soluzioni client/mobile, di server management e di gestione degli asset attivi.


«Nel primo caso – ha puntualizzato Novetti -, attraverso Client Management Suite offriamo prodotti per il deployment, la configurazione, la distribuzione di patch, la migrazione e il recovery dei sistemi client. Nel secondo, con Server Management Suite mettiamo a disposizione dei responsabili It una console centralizzata in grado di gestire e monitorare ambienti eterogenei, dall’automatizzazione dell’operatività It al controllo delle prestazioni fino all’ottimizzazione dell’applicazione delle patch di sicurezza. Infine, con Asset Management Suite valorizziamo al massimo gli asset tecnologici esistenti attraverso una gestione attiva che permette di eliminare i costi superflui di hardware e software, controllare i contratti e i diritti, e garantire conformità agli standard Itil».


Tutte le suite di gestione sono, poi, organizzate su tre livelli. Il primo offre gli elementi essenziali di gestione delle configurazioni, inclusi inventario, creazione delle immagini e deployment dei sistemi operativi, distribuzione del software agli utenti, gestione delle patch e migrazione. Il secondo livello offre un database per la gestione degli asset, link di business, gestione delle patch e diagnostica dei problemi in tempo reale. Infine, il terzo garantisce capacità di gestione aziendale, dei problemi, monitoraggio in tempo reale delle prestazioni per il provisioning e disaster recovery.


Tra le tante applicazioni, Migration Suite e la soluzione di Inventory and Application Metering sono sicuramente i prodotti Altiris a maggiore diffusione, un successo che, recentemente, ha fatto guadagnare alla società la posizione di “Leader” all’interno del Magic Quadrant della desktop software distribution di Gartner.

La realtà e il mercato in Italia

In Italia, Altiris, presente con tre persone da aprile 2004, beneficia di un marchio per ora conosciuto solo attraverso gli accordi Oem, ma è intenzione del management procedere a una veloce campagna di recruitment nel canale indiretto. «Stiamo costruendo una rete di partner a metà tra i system integrator e i Var – ha continuato Novetti -. Per ora contiamo 5/6 realtà, ma puntiamo a raggiungere circa cinquanta certificazioni. In questo siamo supportati dalla situazione di mercato. In Italia, infatti, fino a oggi i system integrator hanno realizzato tanto in house per quanto concerne la rilevazione del software e ora si rivolgono a noi per non essere obbligati a continui update in proprio».

Tutto il software, caratterizzato da un licencing a utenti o a nodo, è offerto con un anno di manutenzione gratuita.

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