Il produttore di apparecchiature telefoniche francese ha riportato perdite superiori al previsto. I costi da affrontare per tener testa al rallentamento della domanda hanno richiesto nuovi licenziamenti oltre a quelli già attuati
Alcatel ha chiuso il terzo trimestre di
quest’anno con perdite superiori a quelle preventivate. Il produttore di
apparecchiature telefoniche numero quattro in Europa ha così deciso di correre
ai ripari lasciando a casa oltre 10mila dipendenti.
In Alcatel il
rallentamento dell’economia in generale e della domanda di apparecchiature
mobile hanno prodotto, solo nel terzo trimestre di quest’anno, perdite per 558
milioni di euro, 506 milioni di dollari, o 49 centesimi per azione.
Un
risultato sconfortante se si considera che nello stesso periodo di un anno fa i
profitti riportati erano stati di 297 milioni di euro, o 25 centesimi per
azione.
Anche a Wall Street il risultato registrato nel 3°Q dal vendor
francese stride. Le perdite preventivate dagli analisti erano infatti di circa
283 milioni di euro.
Le vendite nel terzo trimestre sono inoltre crollate
da 6,8 miliardi di euro registrati nello stesso periodo di un anno fa, agli
attuali 5,6 miliardi. Includendo quelli appena annunciati, i tagli del personale
affrontati a oggi da Alcatel superano le 33mila unità, circa un terzo della
propria intera forza lavoro. Pierre Halbron, chief financial officer di Alcatel
ha inoltre fatto sapere che, almeno per buona parte del 2002, le cose non
sembrano destinate a cambiare.