Akros strizza l’occhio alla consulenza

Non è sufficiente un Erp per approcciare il settore delle utilities è necessario dotarsi di una struttura di consulenza in grado di supportare il cliente nell’evoluzione tecnologica

Febbraio 2004, «L’esperienza ventennale nel mercato della Pa
ci avvantaggia notevolmente»
. Paola Montini, responsabile
marketing per le Pmi e per le utilities di Akros Informatica, mette sul tavolo
una carta fondamentale per l’approccio al settore delle utilities. Il mix particolare
di pubblico e privato della maggior parte delle aziende di servizi di pubblica
utilità italiane si ripercuote sull’approccio da parte del fornitore di
tecnologie. «Dal punto di vista puramente formale – prosegue Montini
– l’approccio, in genere, dovrebbe essere tramite trattativa diretta e non con
bando di gara, ma in realtà ci sono altri fattori da considerare. L’interlocutore,
per esempio, e la visione dell’azienda, ovvero quanto voglia investire nel percorso
di privatizzazione»
.

L’esperienza nell’ambiente
Akros nasce come software house con l’Erp Mosaico ed è da questa base applicativa,
e dai clienti acquisiti, che l’azienda ravennate ha iniziato l’approccio al settore.
«L’Erp è certamente importante – ci dice Montini -,
ma tra le nostre configurazioni per le utilities si evidenziano i moduli di controllo
di gestione amministrativa e delle normative, anche alla luce dell’unbundling,
e quelli per il monitoraggio della produzione»
. L’ultima installazione
dell’azienda riguarda Quadrifoglio, società per azioni che gestisce i servizi
di igiene ambientale e di smaltimento dei rifiuti di cinque comuni toscani (Firenze,
Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano e Signa). «Il core, soprattutto
nel settore ambientale –
prosegue la manager – è il software per
il billing e il metering. Le aziende hanno bisogno di gestire un calcolo preciso
delle tariffe, anche in base alle nuove normative, per consentire la massima competitività.
Non è tanto determinante il software che si utilizza, ma soprattutto il
supporto di consulenza»
.
Akros, dunque, si è accorta che la fase consulenziale e di progettazione
diventa una parte interessante del business «e la visione privatistica
dei nostri interlocutori riconosce questo servizio»
aggiunge Montini.
La fase di consulenza richiede delle risorse specifiche che siano in grado anche
di interpretare le normative e per questo Akros si avvale di alcuni esperti, interni
ed esterni, che si aggiungono alle 250 persone che si occupano di utilities e
che portano circa 15 milioni di euro alla divisione. «Per avere un’offerta
completa –
conclude Montini -, lavoriamo insieme a vendor riconosciuti,
come Progress Software
(Akros sfrutta la piattaforma di sviluppo Open Edge,
ndr), Business Objects e ora anche Sap». L’acquisizione del gruppo
Wel.Network, infatti, ha permesso ad Akros di portarsi in casa circa 140 specialisti
Sap.

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