Aggiornarsi a Windows 10: grazie sì, grazie no

Achab_Claudio-Panerai_pngDell’ultimo aggiornamento del sistema operativo di casa Microsoft si è detto e si dirà ancora per molto.
In questo articolo diamo spazio al parere di un tecnico, Claudio Panerai, che dalla posizione privilegiata di responsabile tecnico all’interno di Achab, distributore italiano specializzato nello scouting e nell’introduzione sul nostro mercato di soluzioni It innovative, spiega perché l’aggiornamento a Windows 10 potrebbe essere utile senza tralasciare gli elementi contro.

Il punto di partenza messo in luce da Panerai, infatti, è che istallare o meno Windows 10 può dipendere dal tipo di impiego, se è casalingo o aziendale, in quanto i fattori determinanti che spingono o trattengono, sono completamente diversi per il privato rispetto all’azienda.

Per i primi, l’aspetto gratuito, dopo decenni a pagamento, dovrebbe essere colto favorevolmente. Il resto lo fanno le novità che Windows 10 porta con sé, come il nuovo Edge, i desktop multipli e la suadente voce di Cortana.
A far propendere gli utenti finali per il sì, spiega Panerai, dovrebbero essere anche i 30 giorni di tempo messi a disposizione da Microsoft per eventualmente ripensarci utilizzando l’apposita procedura per rimuovere l’installato e far tornare tutto come prima.

Allo stesso tempo, a ben guardare, i motivi per non aggiornare, ci sono.
Il primo riguarda “il lato oscuro” di aggiornamenti rilasciati e installati automaticamente, a volte più dannosi dei problemi che si ripromettono di risolvere. È già successo con i driver della scheda video Nvidia, argomenta Panerai, e con un aggiornamento di software Microsoft.
Inoltre, secondo la stessa casa di Redmond: “Alcune stampanti e altri dispositivi hardware potrebbero non funzionare. Lo stesso vale per alcuni software, inclusi antivirus o programmi di sicurezza, i quali potrebbero anche non essere installati correttamente. Perfino la connessione alle reti domestiche o aziendali potrebbe risultare problematica”.
Infine, per chi utilizza il MediaCenter durante il proprio tempo libero o Windows 7 con i gadget desktop per vedere le previsioni del tempo, la temperatura della Cpu o il valore delle proprie azioni in Borsa, sarà meglio non migrare: Windows 10 spazza via completamente proprio queste funzionalità.

E se chi aggiorna è un’impresa e non un privato?
Per il Chief technical officer di Achab vale il medesimo approccio.
Per chi aggiorna entro dodici mesi dal lancio, il nuovo sistema operativo è gratuito e non è cosa da poco, per chi vuole restare tecnologicamente aggiornato e all’avanguardia.
In un’era multi-device, un unico Windows che gira su desktop, laptop, smartphone e tablet ha il suo perché: le applicazioni di adattano automaticamente al dispositivo che le sta ospitando e per chi ha l’esigenza di standardizzare la gestione, Windows 10 rappresenta senz’altro una buona occasione.
Infine, a parte i desktop multipli, il nuovo e più veloce browser e la sicurezza migliorata, c’è un altro motivo per andare su Windows 10. Al suo interno è, infatti, inclusa una app che permette di lavorare in modo “continuato” su smartphone e computer riunendo oggetti e rendendoli fruibili ovunque.

Allo stesso tempo, è la nota negativa, un sistema operativo nuovo porta inevitabilmente con sé difetti e vizi di “gioventù e verrebbe da chiedersi “perché fare da cavia spontaneamente?”. Per molti, infatti, l’incognita di sapere se gli strumenti Rmm o i tool di gestione It e di controllo remoto sono già tutti pronti per supportare Windows 10 può tranquillamente rimanere senza una risposta.
A far propendere per questa via ci sarebbero, poi, il supporto per i sistemi operativi Windows 7 e Windows 8, a oggi garantiti, rispettivamente, fino al 2020 e al 2023.
Infine, non è da poco l’incertezza di supporto per vecchi scanner o plotter, così pure per macchine fisiche da governare via seriale o via Usb o, a titolo di esempio, del monitor Dell S2240T.
Chi vuole aggiornare deve prima effettuare una verifica accurata sulla disponibilità di driver specifici per Windows 10.

 

 

 

 

 

 

 

 

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato sulle novità tecnologiche

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome