Acquisire diapositive e negativi

Settembre 2004 Acquisire trasparenti, ovvero diapositive e negativi, è il vantaggio offerto da scanner come quelli in prova, dotati di kit fotografico. Il kit è formato da un illuminatore, integrato nel coperchio o da poggiare sul vetro manualmente, e …

Settembre 2004 Acquisire trasparenti, ovvero diapositive e negativi, è il vantaggio offerto da scanner come quelli in prova, dotati di kit fotografico.

Il kit è formato da un illuminatore, integrato nel coperchio o da poggiare sul vetro manualmente, e uno o più caricatori per diapositive e negativi, che possono assumere la forma di cornici in plastica da posare sul vetro o ricettacoli in cui inserire dia e negativi integrati nella lampada di illuminazione o nel coperchio.

Tutto ciò perché un trasparente deve ovviamente essere illuminato da dietro per poter essere acquisito dallo scanner. Alcuni kit sono particolarmente comodi, con illuminatore integrato nel coperchio e cornici in cui acquisire in una sola passata sino a 24 fotogrammi, altri sono invece meno versatili, e ospitano al massimo quattro fotogrammi.

Oltre alla comodità del kit, la scansione di trasparenti deve fare i conti con procedure diverse dalla solita scansione di documenti e foto opachi, ed è possibile incontrare ostacoli inaspettati.

In questo tutorial illustriamo proprio una procedura di acquisizione di negativi che ha presentato difficoltà inaspettate, sotto forma di dimensioni stranamente eccessive dei file grafici ottenuti rispetto alla risoluzione impostata.

Il problema, dovuto a un automatismo del driver dell’HP 5590 che scala al 300% tutte le scansioni di dia e negativi, è stato risolto via software, ma per l’utente non esperto non è facile accorgersi del problema e capire come risolverlo, visto che la maggioranza degli scanner non ha questo automatismo, presente però in altri modelli di scanner, come il Canon 8000F.

Dunque molti utenti rischiano di riempire i loro album di immagini enormi senza sapere che stanno usando una scala che moltiplica enormemente (sino a 10 volte) l’ingombro dei file a parità di risoluzione.

A parte questo problema, abbiamo qui illustrato la procedura di scansione mostrando tutti i passi necessari per una corretta scansione dei trasparenti.

Trasparenti e risoluzione
La scansione dei trasparenti è fondamentale per archiviare sul computer tutte le diapositive, in modo da poterle integrare con le foto digitali per creare presentazioni e masterizzarle su CD o DVD per archiviarle o vederle su lettori DVD da salotto.

È anche utile per creare stampe da negativi senza la necessità di portare i negativi dal fotografo, cosa prima indispensabile, e per vedere gratuitamente l’anteprima dei negativi prima di stamparli.

Una volta padroneggiate le tecniche basilari di scansione, è fondamentale scegliere la corretta risoluzione di acquisizione in base alle vostre esigenze, vista la facilità con cui la scansione ad alta risoluzione può produrre file enormi e poco gestibili.

Nell’acquisizione di foto 10×15 o 13×18 consigliamo la risoluzione di 600 DPI per la normale stampa, mentre i 1.200 DPI sono da riservare all’archiviazione di immagini importanti o alla stampa di ingrandimenti in A4.

Se invece le foto devono essere solo viste a schermo sono sufficienti 150 DPI, che scendono a 75 DPI per immagini da inserire in siti Web, per velocizzarne la visualizzazione.

Diapositive e negativi hanno formati molto inferiori a quello delle stampe, e possono così essere acquisiti a risoluzioni superiori, che sono anche necessarie per poter catturare tutti i dettagli dell’emulsione fotografica, che nei negativi 35mm ha una grana di circa 3.000 DPI e nelle diapositive di circa 4.000 DPI.

Se gli originali sono importanti e vanno archiviati conservando tutti i dettagli, consigliamo la risoluzione di 4.800 DPI per le diapositive e 3.200 DPI per i negativi, mentre per la stampa in 10×15 bastano 2.400 DPI.

Se dobbiamo soltanto acquisire una notevole serie di diapositive per creare un DVD da vedere sul televisore, possiamo scendere anche a soli 1.200 DPI, vista la bassa risoluzione degli schermi televisivi.

L’ultimo consiglio è di non superare mai la massima risoluzione ottica o hardware dello scanner, in quanto risoluzioni superiori sarebbero interpolate e non aumenterebbero i dettagli, ma soltanto le dimensioni dei file

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