Home Lavoro Così cambia il lavoro: digitalizzazione dell'esperienza e nuovi livelli di collaborazione

Così cambia il lavoro: digitalizzazione dell’esperienza e nuovi livelli di collaborazione

Una riflessione con Guido Porro, Amministratore Delegato Italia e Managing Director Euromed di Dassault Systèmes sull’impatto che hanno le tecnologie nel lavoro di oggi e di domani, e per la creazione di un’innovazione sostenibile.

Quali sono le esigenze delle aziende e come soddisfarle per perseguire l’obiettivo di supportare la creazione della forza lavoro del futuro, sfruttando l’evoluzione tecnologica e l’emergere continuo di nuovi strumenti?

Ci confrontiamo, sul tema con Guido Porro, Amministratore Delegato Italia e Managing Director Euromed, Dassault Systèmes.

Nel mondo dell’industria, maker, professionisti e progettisti si impegnano quotidianamente per dare vita a prodotti caratterizzati da qualità ed efficienza sempre più elevate, sfruttando livelli di intelligenza superiori. Nel farlo, agiscono da innovatori del presente capaci di trarre ispirazione da tutto ciò che li circonda e anche di immaginare l’impatto che la tecnologia stessa avrà sul lavoro nel futuro.

Secondo le previsioni del World Economic Forum, osserva Porro, il 65% dei bambini che attualmente frequentano la scuola primaria in futuro svolgeranno lavori ad oggi non esistenti. Ciò rappresenta una sfida nel presente, creata dall’assenza di figure professionali dotate di competenze e di expertise che il mondo industriale e del lavoro richiede oggi, non domani. Basti pensare all’esigenza di utilizzare nuove tecnologie emergenti e di adottare nuovi approcci per lo sviluppo di concept e idee innovative, per le quali è richiesto un know-how sempre più tecnico e specialistico.

Vero è però, sostiene Porro, che, parallelamente continua a crescere la tendenza da parte della cosiddetta Generazione Z a optare per ruoli professionali che condividono progetti e modelli di lavoro in grado di contribuire ad un’innovazione sostenibile.

Un viaggio che ha inizio in ambito scolastico e universitario e che prosegue con l’entrata nel mondo del lavoro da parte di coloro che puntano diventare professionisti capaci di integrare competenze sulle nuove tecnologie, per proiettarle nella creazione di prodotti che soddisfino necessità specifiche in un’ottica di sostenibilità.

Per contribuire a formare la forza lavoro del futuro sfruttando i vantaggi offerti dalle nuove tecnologie, facendosi precursori della digitalizzazione dell’esperienza e di nuovi livelli di collaborazione, le imprese devono ripensare e ridefinire il modo in cui il mondo del business e quello della scuola, quindi aziende e studenti, possono lavorare in sinergia. Questo con il duplico obiettivo di aumentare, da una parte, l’occupabilità e, dall’altra, ridurre il divario tra esigenze industriali e formazione.

Si tratta di unire un intero ecosistema collegando persone, applicazioni e dati in tempo reale, col fine ultimo di migliorare la produttività e accelerare l’innovazione. Cogliere queste sfide significa saper condividere un know-how di base e una modalità di apprendimento pratica e basata sull’esperienza, offrire una formazione inclusiva in cui eccellenza, performance individuale e obiettivo finale si combinano e vengono veicolati all’interno di una community globale, rappresentata da makers, influencer e innovatori del settore.

Ma il solo apprendimento delle funzionalità tecnologiche non è sufficiente a ridurre il gap tra industria e forza lavoro del futuro. È necessario, per Porro, fornire, a studenti e maker, un accesso facile alle tecnologie più innovative per fare leva sulla flessibilità che queste ultime possono offrire, soprattutto in termini di sviluppo di prodotti del futuro (si pensi al valore aggiunto di strumenti quali app e software per la simulazione, soluzioni di connessione e collaborazione sul cloud).

I FabLab di tutto il mondo sono per Porro un esempio di scenario ideale di sintonia tra i due mondi, in quanto rispondono proprio alla necessità di mettere a disposizione mezzi e luoghi di lavoro per la creazione di prodotti e servizi accessibili a chiunque e dovunque a livello globale, a professionisti che condividono l’arte del saper fare e la capacità di esprimere nei propri progetti personali creatività e innovazione.

Porro osserva come 3DExperience Solidworks for Makers e 3DExperience Solidworks for Students esemplifichino, dal punto di vista del software, il modo in cui idealmente la tecnologia può supportare questi scenari e accelerare la collaborazione tra maker, studenti e aziende, attraverso un semplice accesso in cloud ad ambienti digitali per la progettazione, l’ingegneria e la collaborazione innovativa.

Sfruttare il progresso tecnologico basandosi su piattaforme di questo tipo significa apportare un cambiamento positivo al modo di vivere, risolvere problemi reali e dare vita ad innovazioni sostenibili a livello mondiale.

Guido Porro, Amministratore Delegato Italia e Managing Director EUROMED, Dassault Systèmes

Sia che si tratti di risolvere un problema in corso o di rispondere a una crisi, come quella sanitaria attuale, il mondo tecnologico si sta riunendo sempre più all’interno di un unico ecosistema per perseguire uno sforzo comune, come nel caso di ripensare e riconvertire la produzione a supporto del sistema sanitario.

Un lavoro di squadra sul piano ingegneristico con livelli senza precedenti di condivisione di proprietà intellettuale e di know-how messi in campo per perseguire un unico scopo.

In uno scenario di questo tipo, caratterizzato da cambiamenti continui e repentini, la community è una forza trainante verso il progresso tecnologico. Gli utenti continuano a condividere e scambiarsi idee facendo leva sulla collaborazione.

Con la piattaforma 3DExperience  di Dassault Systèmes e le sue soluzioni, esemplifica Porro, le aziende hanno lo strumento per abbattere le barriere geografiche tra chi collabora ad ogni progetto, coinvolgere nuovi utenti e abilitare la collaborazione digitale per migliaia di persone in tutto il mondo, riunite su un’unica piattaforma per condividere consigli, migliorare competenze, creare innovazioni sostenibili armonizzando prodotto, natura e vita.

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