La prima trimestrale della società registra di nuovo difficoltà sull’acquisizione di nuovi clienti. Problema di mercato o di concorrenza?
15 settembre 2003 Nel primo trimestre
dell’esercizio in corso, Oracle ha registrato un
incremento del 28% negli utili, ma a sopresa ha dovuto
dichiarare un calo nelle vendite di nuove licenze
software.
Nel periodo in esame, gli utili sono passati da 342,7 a
440 milioni di dollari, pari a 8 cent per azione, mentre il fatturato
complessivo è passato da 2,03 a 2,07 miliardi.
Tuttavia, non è piaciuto agli
analisti il dato riguardante le vendite di nuove licenze, considerato indicatore
dell’andamento del mercato. In questo caso Oracle ha registrato un calo del 7% a
525 milioni di dollari, ben al di sotto delle stime di Wall Street, che si erano
attestate a 592 milioni di dollari.
Per altro solo nello scorso trimestre la
società era riuscita a recuperare su questo fronte, dopo otto quarter
consecutivi in calo.
Secondo gli analisti, Oracle starebbe risentendo della
pressione da parte di Ibm e di Microsoft, non solo sul fronte database, ma anche
sul pricing nel suo complesso.





