Iomega porta una ventata di high-end nello storage di fascia bassa

L’azienda di San Diego si lancia nel mercato dello storage network-attached, tentando di bissare il successo registrato per i drive Zip.

16 Aprile 2003 Le funzionalità delle soluzioni enterprise per lo storage al costo dei prodotti high-end? Per Iomega è possibile. L’azienda californiana di San Diego, celebre per i suoi drive Zip, spera infatti di conquistare il mercato dello storage network-attached con una nuova offerta di prodotti dalle alte prestazioni e dal prezzo contenuto. Ad esempio i server Nas P800m e P850m, attualmente sottoposti a una serie di test da clienti selezionati, che dovrebbero essere disponibili alla fine del mese. Il primo, con 960 gigabyte di capacità, costa 12.499 dollari, mentre il modello P850m, dalla capacità dui 1.4 terabyte, verrà commercializzato al prezzo di 17.499 dollari.

Entrambi i sistemi si basano su una coppia di procesori Intel Xeon da 2.4 GHz, doppia card Gigabit Ethernet e un’interfaccia Fast Ethernet 10/100 che consente agli utenti un più veloce accesso ai file. Il P850m include anche un Offload Engine Tcp/Ip di Alacritech, che aumenta le prestazioni del 20 % rispetto al modello P800m. I prodotti intendono dunque soddisfare le esigenze degli utenti più avanzate, a dispetto del costo particolarmente contenuto; i server dispongono di un software Raid per ridurre l’eventualità di perdita dei dati, drive hot-swappable (sostituibili senza interrompere il funzionamento del sistema), gruppi di alimentazione ridondanti e quattro ventole, anche esse sostituibili a caldo. A mantenere il prezzo basso contribuiscono anche i drive di storage Ata.

La proposta di Iomega, che in questa fascia di mercato deve fronteggiare principalmente la concorrenza di Dell Computer, Emc, Hewlett-Packard, Ibm e Network Appliance, si rivolge così alle piccole imprese. Secondo Steve Kenniston, analista del gruppo Enterprise Storage, chi utilizza due laptop sta infatti realizzando quanto sia importante disporre delle funzionalità di backup e recovery. L’azienda si può inoltre avvalere del contributo degli esperti di Nas che hanno precedentemente lavorato per Maxtor, usufruendo così dello stretto rapporto che quest’ultima ha con Microsoft.

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