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5G, l’Europa armonizza lo spettro radio

La Commissione europea ha adottato una decisione che modifica l’armonizzazione dello spettro radio nella banda 3,4-3,8 GHz (o 3,6 GHz) per l’uso futuro con il 5G.

Per Bruxelles è un’operazione necessaria per consentire agli Stati membri di riorganizzare e consentire l’utilizzo di tale banda per i sistemi 5G entro il 31 dicembre 2020 come richiesto dalle nuove norme dell’UE sulle telecomunicazioni con il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche.

La banda per i servizi a banda larga wireless è stata armonizzata nell’UE dal 2008. Tuttavia, il suo utilizzo è stato basso ed è stato rilasciato solamente un basso numero di licenze.

Questa modifica della decisione aggiorna le condizioni tecniche per renderle compatibili con il 5G, in quanto la banda da 3,6 GHz è stata identificata come la banda pioniera primaria per il 5G nell’Unione.

Le decisioni di esecuzione della Commissione relative all’armonizzazione dello spettro per i servizi di comunicazione wireless a banda larga si basano sul principio della tecnologia e della neutralità del servizio.

Il che significa, spiega una nota di Bruxelles, che gli operatori non sono obbligati a utilizzare questa banda solamente per il 5G, ma consentirà l’adozione di servizi 5G nell’UE.

5G farà affidamento sul suo progressivo dispiegamento sulle altre due bande pionere dell’Unione (700 MHz e 26 GHz) nonché su un ulteriore spettro nelle bande armonizzate UE esistenti al di sotto dei 6 GHz e un nuovo spettro nelle cosiddette bande di onde millimetriche

La decisione di Bruxelles segue un parere positivo degli Stati membri nel Comitato sullo spettro radio.

In futuro, una volta che il nuovo codice delle comunicazioni dell’UE entrerà in vigore, lo spettro radio sarà assegnato e ancora meglio coordinato a livello UE rispetto a quanto avviene adesso.

La finalità di Bruxelles è che l’Europa possa diventare un leader nella diffusione delle reti 5G.

La decisione sarà integrata da un’iniziativa di armonizzazione simile per la banda a 26 GHz.

La decisione UHF (UE) 2017/899 in vigore prevede la disponibilità della banda a 700 MHz nell’Unione Europea entro la metà del 2020.

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