50 miliardi di dollari, ecco il costo dello spamming

Secondo la società di ricerca Ferris Research, pur in presenza di sistemi antispam, il fenomeno incide per circa 200 dollari per casella postale.

Secondo i dati pubblicati in questi giorni dalla società di ricerca
statunitense Ferris Research, il fenomeno dello
spamming costa alle aziende qualcosa come 50 miliardi di
dollari
, in termini di perdita di produttività e di  attività
correlate per arginare il problema.
L’incidenza maggiore, sostiene la
ricerca, è comunque sulla perdita di produttività, legata alla necessità di
filtrare i messaggi, gestire i falsi positivi, richiedere assistenza all’help
desk aziendale.
Va detto, però che la situazione sembra destinata per lo
meno a stabilizzarsi, dal momento che un numero crescente di aziende, vista
l’incidenza del fenomeno, ha provveduto o sta provvedendo a dotarsi di
tecnologie antispam, per tenere sotto controllo la situazione.
Lo studio
sostiene che negli Stati Uniti, il costo medio annuo dello spamming è di 170
dollari per mailbox. Costo che sale a 241 dollari l’anno per postazione ad
esempio in Germania.
Tutto questo con protezioni antispam attive. Se la
gestione dello spamming resta invece manuale, i costi possono lievitare fino a
superare i 700 dollari l’anno per utente.

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