4G, Extreme: pianifichiamo la migrazione

La società ha annunciato nuovi dispositivi di rete che vanno a supporto delle strategie di migrazione di quei carrier che vogliono pianificare per tempo l’implementazione della nuova tecnologia per le comunicazioni wireless.

È ora di iniziare a pianificare nelle reti di comunicazioni mobili il passaggio massiccio dalle tecnologie 2G/3G al 4G.
Se questo infatti è un mercato che attualmente ha dimensioni ancora poco significative, da qui a qualche anno si assisterà invece a una vera e propria esplosione del suo valore: nel 2014 infatti il 4G, prevede Idc, varrà globalmente 12 miliardi di dollari.

A porre oggi il tema della migrazione è Extreme Networks che ha annunciato in questi giorni nuovi dispositivi di rete che vanno a supporto delle strategie di migrazione di quei carrier che vogliono iniziare a pianificare per tempo l’implementazione di massa della nuova tecnologia per le comunicazioni wireless. Si tratta di una nuova famiglia di router per il backhauling mobile grazie alla quale gli operatori mobili potranno eseguire il passaggio delle loro celle alla tecnologia 4G preservando al contempo gli investimenti compiuti nelle tecnologie 2G/3G: “I nostri sistemi infatti sono stati progettati per continuare a gestire anche le tecnologie precedenti”, ha dichiarato Roberto Pozzi, regional director southern europe Extreme Netwoks.

La famiglia di soluzioni Extreme Networks E4G, che inizierà a essere commercializzata anche in Italia nel corso del 2011, includerà i modelli E4G-200 Cell Site Router e E4G-400 Cell Site Aggregation Router che implementano il backhauling mobile 4G offrendo scalabilità 10-40GbE, supportano il Synchronous Ethernet (SyncE) ITU-G.8262 integrato e garantiscono interoperabilità di timing secondo le specifiche Ieee 1588 Precision Time Protocol. Di particolare interesse, sotto il profilo anche dei costi, il supporto delle reti IP/Ethernet che sono una novità rispetto al fatto che le tecnologie 2G /3G fino al recente passato si basavano su infrastrutture Tdm.

Sempre sul fronte delle ottimizzazioni, si segnala anche che il progetto SyncE permette di eliminare il costo legato ai dispositivi Gps presso ogni singola cella fornendo un timing prevedibile indipendente dal carico di pacchetti. La scalabilità IPv4/v6 e Mpls-Tp consente inoltre agli operatori mobili di far crescere la rete senza incidere sui livelli delle prestazioni, implementare nuovi servizi e gestire al meglio la prevista rapida crescita degli utenti e dei contenuti trasportati attraverso il 4G: voce, dati, ma soprattutto video.

La nuova gamma di router per il backhauling sarà messa a disposizione dei system integrator che si occupano dell’installazione degli impianti per i telecom carrier italiani del mondo mobile: “A oggi quattro dei sei system integrator attualmente operativi sul mercato del nostro Paese lavorano già con Extreme Networks – afferma Pozzi – e più precisamente sono: Alcatel Lucent, Ericsson, Motorola e Nokia Siemens”.

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