La società di data & analysis CB Insights ha pubblicato il suo report annuale sulle 100 startup più promettenti che lavorano lungo la catena del valore dell’intelligenza artificiale, dall’infrastruttura hardware e dei dati alle applicazioni industriali.

Il terzo report di questo tipo di CB Insights è un elenco di 100 delle aziende private più promettenti, che forniscono infrastrutture hardware e dati per applicazioni di intelligenza artificiale, ottimizzando i flussi di lavoro di machine learning e applicando l’intelligenza artificiale in una ampio ventaglio di settori importanti.

startup intelligenza artificialeIl team di analisti e ricercatori di CB Insights ha informato di aver selezionato le 100 startup da un pool di migliaia di società, sulla base di diversi fattori, tra cui attività sui brevetti, profilo degli investitori, analisi del sentiment delle notizie, punteggio Mosaic (lo strumento della società di analisi per valutare lo stato di salute delle startup), potenziale di mercato, partnership, panorama competitivo, forza del team e innovazione tecnologica.

Le 100 startup di intelligenza artificiale selezionate, spiega CB Insights, stanno introducendo una forte innovazione in 12 settori chiave, tra cui sanità, telecomunicazioni, semiconduttori, istituzioni governative, retail e finanza. Ma anche nel più ampio panorama degli stack tecnologici aziendali.

L’elenco, inoltre, include un mix di startup che si trovano in diverse fasi di finanziamento e commercializzazione del prodotto, da quelle emergenti alle aziende unicorno già affermate.startup intelligenza artificialeUndici di quelle della lista sono aziende cosiddette unicorn, nonché società private del valore di più di 1 miliardo di dollari.

Tra queste, troviamo SenseTime, società cinese focalizzata sulla sicurezza che è anche tra le prime due società meglio finanziate, insieme a Face ++, anch’essa cinese e focalizzata sulla tecnologia di riconoscimento facciale, con investitori e clienti governativi.

La terza è la californiana Zymergen, che utilizza il machine learning per la scoperta di materiali e la cui area principale di interesse è trovare alternative alla plastica e ai prodotti a base di petrolio.

CB Insights ha valutato anche l’attività delle startup in relazione alle richieste di brevetto negli Stati Uniti, come misura della focalizzazione su ricerca e sviluppo di un’azienda.

Questa misurazione è limitata allo specifico degli Stati Uniti e non ha incluso le richieste di brevetto in altri mercati.

Un totale di 62 delle 100 startup hanno fatto domanda per brevettare la loro tecnologia negli Stati Uniti, con oltre 600 richieste di brevetto. Le prime due per richieste di brevetto negli Stati Uniti sono Shape Security, che si occupa di cybersecurity, e Butterfly Network, che sviluppa nel campo della computer vision.

startup intelligenza artificiale

Per quanto riguarda le startup provenienti da altri mercati, 23 di quelle dell’elenco di CB Insights hanno sede al di fuori degli Stati Uniti, di cui sei provenienti da ciascuno dei seguenti Paesi: Cina, Israele e Regno Unito. Tra quelle israeliane c’è anche Habana Labs, acquisita di recente da Intel (successivamente alla chiusura del report).

Oltre al Regno Unito, non c’è una grande presenza europea nell’elenco delle 100 startup di intelligenza artificiale del 2019: troviamo Mapillary, società svedese focalizzata sulle mappe, e TwentyBN (Twenty Billion Neurons), azienda tedesca la cui area di attività è negli assistenti di intelligenza artificiale che interagiscono con gli umani.

Sul sito di CB Insights è possibile consultare la lista completa delle 100 aziende selezionate come startup più promettenti del 2019 nel campo dell’intelligenza artificiale.

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