Yoox: «Le aziende di moda scommettono sull’e-commerce »

Il gruppo italiano specializzato nel commercio elettronico di abbigliamento e design, spiega l’amministratore delegato Federico Marchetti, continuerà a crescere a doppia cifra anche nel 2009

Il commercio elettronico in Italia è ancora lontano dai livelli raggiunti in paesi come Stati Uniti e Regno Unito, e tale divario potrebbe addirittura aumentare nei prossimi anni, come suggerisce l’ultimo rapporto stilato del Politecnico di Milano. Federico Marchetti, a.d di Yoox - Foto:Davide LolliEppure c’è una fetta dell’e-commerce che ha registrato nel 2008 una crescita del 43%, ed è attesa nel prossimo biennio da un incremento ancora più consistente: si tratta del mondo dell’abbigliamento. Uno dei principali player del settore è il gruppo italiano Yoox che, oltre ai positivi risultati registrati dal portale di riferimento, ha scommesso negli ultimi due anni sulla creazione dei siti di e-commerce monomarca per i principali brand internazionali (tra cui Diesel.com, Valentino.com, Emporio Armani.com, ecc). B2B24.it ha sentito a questo proposito Federico Marchetti, fondatore e amministratore delegato di Yoox.

Come e quando nasce Yoox?
Il sito Yoox.com nasce nel giugno 2000. Il come è piuttosto semplice: il mio sogno è sempre stato quello di fare l’imprenditore, e anche quando facevo senza grande passione altri lavori sono sempre rimasto in attesa dell’idea giusta con cui lanciarmi sul mercato. Nel 2000 avevo trent’anni, ed ero talmente annoiato del mestiere che facevo che ho deciso di fondare Yoox, combinando quelli che sono ancora oggi i miei interessi principali, ovvero il retail, il mondo della moda e del lusso e quello dei media. La scelta del mezzo Internet non è ovviamente stata casuale: considero la Rete come l’invenzione più importante di questi ultimi 30 anni e già nel 1994, pur non essendo mai stato un tecnologo, ero uno dei pochi che utilizzava Internet per cercare informazioni. Al momento della fondazione avevamo le idee piuttosto chiare sui nostri futuri obiettivi. Le prime righe del business plan del 2000 erano infatti sostanzialmente simili a quelle del nostro ultimo documento triennale: fin da allora ci proponevamo come partner globale dell’e-commerce per le principali utenze della moda e del design.

Quali sono i numeri attuali di Yoox?
Attualmente Yoox.com può contare su una media di cinque milioni di visitatori unici al mese. Il nostro gruppo ha chiuso il 2008 con una crescita del 46% rispetto all’anno precedente, ovvero stiamo parlando di circa 132 milioni di euro di fatturato lordo. L’andamento del periodo natalizio è stato superiore alle attese e anche questi primi giorni del 2009 si stanno rivelando molti positivi. La nostra fortuna è che Yoox è impostato come un progetto molto bilanciato: siamo infatti ben distribuiti su tanti mercati (abbiamo l’Europa, gli Stati Uniti e il Giappone), senza che il nostro fatturato risulti troppo dipendente da una singola area geografica. L’Italia è il nostro mercato più importante, però circa il 75% del nostro giro d’affari arriva dall’estero. Per il futuro siamo molto ottimisti: la nostra azienda conta attualmente 250 dipendenti, con un’età media inferiore ai trent’anni, e abbiamo sei uffici in tutto il pianeta (Bologna, Milano, Madrid, Parigi, New York e Tokyo). Nel 2009 abbiamo anche in programma di assumere altre 80 persone, e l’incremento di fatturato atteso è nell’ordine del 30-40%.

Secondo una recente ricerca del Politecnico la diffusione dell’e-commerce nell’abbigliamento è cresciuta notevolmente nel corso del 2008, ma al momento il commercio elettronico incide appena per l’1,2% sul fatturato totale del comparto. Perché i numeri sono ancora così bassi?
L’incidenza del commercio elettronico è ancora ridotta perché a fare questo mestiere nel settore dell’abbigliamento siamo davvero in pochi. Si tratta di un aspetto che sinora è stato poco considerato, ma io credo davvero che questi numeri ancora molto bassi derivino da un problema di carenza di offerta piuttosto che da un’assenza di domanda da parte del pubblico. La scarsità di attori presenti in questo settore del commercio elettronico è spiegabile anche con la difficoltà del mestiere. Per far bene l’e-commerce occorrono infatti investimenti ingenti, una tecnologia innovativa, ma anche tante altre specializzazioni: tanto per citare un dato, da noi lavorano ben 30 fotografi. È chiaro dunque che una casa di moda non può improvvisarsi nell’e-commerce, e questo spiega perché si stiano sempre più rivolgendo a noi per avere il proprio personale negozio monomarca on line.

Intendete dunque proseguire sulla strada dei portali on line monomarca? Quanta importanza hanno per voi?
Abbiamo intrapreso questa strada da due anni, e sinora abbiamo creato dieci portali monomarca. Quest’anno abbiamo in programma di realizzarne altri otto, dunque i portali saranno diciotto entro la fine del 2009. Oggi siamo in una fase in cui la richiesta da parte delle case produttrici è fortissima e possiamo addirittura permetterci di scegliere i nomi che riteniamo possano avere maggiore successo su Internet. Le aziende ci richiedono di pensare a tutti gli aspetti del progetto: curiamo la piattaforma tecnologica, il design, la logistica, i sistemi di pagamento, le fotografie, il customer care, e gestiamo inoltre tutta la parte relativa al web marketing (come ad esempio il posizionamento sui motori di ricerca).

Quale importanza ha un sito di e-commerce per una azienda del settore? E quale sarà nel futuro il ruolo del vostro portale di riferimento Yoox.com?
La nostra idea è che questi negozi on line devono essere realizzati non in modo standard ma piuttosto fatti su misura. Anche su Internet è infatti importante restituire l’immagine del brand: oggi non si può avere una catena di negozi “reali” bellissimi e uno spazio virtuale sul web poco accattivante. Anzi, a mio modo di vedere il negozio on line dovrebbe addirittura essere “ più bello”, perché è fatto per entrare in contatto con un pubblico globale, e può fatturare anche 100 volte di più rispetto a un singolo punto vendita. Inoltre il web permette di abbinare all’aspetto commerciale la parte mediatica, fornendo all’utente contributi aggiuntivi come video, informazioni e altri contenuti, che saranno sempre più importanti nel prossimo futuro. Per quanto riguarda invece Yoox.com si tratta del nostro brand, è la nostra Ferrari. L’innovazione tecnologica viene prima sperimentata e applicata nel nostro portale e solo in secondo momento è trasferita ai negozi monomarca che ce la richiedono. È stato così per la possibilità di fare acquisti in tempo reale durante le sfilate di moda e continueremo a seguire questa direzione anche nel futuro.

*La foto di Federico Marchetti è proprietà intellettuale di Davide Lolli

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