WatchGuard alza il tiro

Con le nuove appliance annunciate qualche settimana fa, la società indirizza in modo più specifico il segmento delle medie e grandi imprese e della Pubblica Amministrazione. Anche con il suo canale.

Il lancio delle nuove appliance XTM (Extensible Threat Management) 1520, 1525 e 2520 rappresenta per WatchGuard l’opportunità di guardare oltre il suo mercato di elezione, quello delle Pmi, per indirizzare anche la fascia medium enterprise, in concorrenza diretta con competitor che si chiamano Fortinet, Checkpoint o ancora Juniper, per citarne alcuni.

”Le nostre nuove appliance – spiega Fabrizio Croce, Southern Europe Marketing Manager – indirizzano aziende nella fascia 1500/5000 utenti: questo significa abbracciare di fatto tutto l’ambito enterprise italiano con soluzioni per le quali il rapporto prezzo prestazioni è decisamente interessante”.
Non solo.
Con il suo nuovo focus la società guarda anche al settore pubblico e non a caso le sue appliance rientrano nella convenzione Consip Lan 4.
”Già molti piccolo comuni hanno adottato le nostre tecnologie e le nostre soluzioni e giudicano la nostra proposizione interessante anche in condizioni di patto di stabilità”.

Nella visione di Croce, se è vero che la proposizione c’è, è altrettanto vero che ancora manca un po’ di brand awareness in un segmento fino a poco tempo fa non presidiato.
E per questo un ruolo importante lo avrà il canale.
Non è una questione di numeri, in fondo la rete oggi è composta da circa 500 rivenditori attivi, ottanta dei quali certificati.
”Importante, in questo caso, è stato ed è identificare le realtà in grado di seguire i clienti di più grandi dimensioni o con progetti di più ampio respiro”.

Per Fabrizio Croce, oggi più che mai, è importante lavorare in regime di reale partnership con il canale. Per questo, ferma restando l’attenzione alla marginalità che resta più che mai importante, secondo il manager due sono le leve sulle quali lavorare: ”Da un lato l’attenzione all’eliminazione del grey market, dall’altro la garanzia di un supporto in italiano, dall’Italia e con orari italiani: abbiamo investito per rafforzare proprio la struttura di supporto e siamo convinti che sia un plus per i partner e per i nostri clienti”.

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