Un “mass storage” da esportare

Terasystem ha annunciato i dati di chiusura dell’anno fiscale 2001 che dimostrano il buon andamento della società. Per il futuro, un piano di sviluppo volto a varcare i confini nazionali.

Il Gruppo Terasystem rappresenta una realtà che si caratterizza nel panorama italiano sia per la propria dedizione verso il settore dello storage in contesti open enterprise, sia per l’elevato grado di specializzazione raggiunto attraverso una strategia improntata alla ricerca e sviluppo.

Grazie a questo approccio la società ha sviluppato un’offerta di servizi di integrazione di sistemi storage su piattaforme e sistemi operativi eterogenei, operando sia direttamente sia tramite partner, a cui si affianca la realizzazione di dispositivi di memorizzazione proprietari quali Optiserver (per l’archiviazione su supporti ottici) e OpenRaid.

Recentemente il Gruppo ha annunciato i dati relativi all’anno fiscale 2001, (chiusosi al 31 marzo 2002) che hanno fatto registrare un fatturato consolidato di 22 milioni di Euro, con una crescita negli ultimi anni a un tasso superiore al 50% annuo. Il margine operativo lordo si è attestato intorno ai 3,5 milioni di Euro, contro i 700 mila Euro dello scorso anno, mentre l’utile netto è passato dai 200mila Euro del 2000 a 1,6 milioni di Euro.
A questi risultati ha contribuito anche l’arrivo, da marzo 2000, di FinTech, società europee di Venture Capital nel settore Ict, che è entrata nel capitale sociale con una quota del 22,5%, contribuendo a rafforzare il processo di sviluppo dell’azienda.
Ma il 2001 è stato anche l’anno della chiusura di accordi quadro con Telecom e Tim, dell’apertura di tre uffici nuovi e di un consistente incremento del personale.
«Terasystem è un’azienda atipica – ha commentato Raffaele Persico, amministratore delegato della società – poiché è l’unica che sviluppa soluzioni storage con un suo centro di ricerca, contribuendo alla realizzazione di progetti importanti».

Tra i progetti citati da Persico vanno ricordati quelli per l’archivio per i dati fiscali del Ministero delle Finanze, per la trasmissione telematica del modulo 740 e alcune soluzioni di archiviazione per il Ministero dell’Istruzione. In forza anche di questi risultati, l’amministratore delegato della società rivendica una consistente penetrazione dei propri prodotti nel mercato dell’open mass storage.
«Alcune multinazionali leader nel mercato It tradizionale – ha sostenuto Persico – quando dichiarano i loro dati nell’ambito dello storage, omettono che le vendite sono realizzate per il 99% sulle loro piattaforme server. Inoltre, all’interno del fatturato storage indicato, spesso sono inseriti prodotti che vanno dal Cd Rom drive al disk array di fascia enterprise».
Per il prossimo anno fiscale 2002 Terasystem mira al raggiungimento di un fatturato di oltre 32 milioni di Euro e a ulteriori significativi sviluppi della redditività. Per ottenere questi risultati la società punta su un mercato che è previsto in continuo sviluppo e sul fatto che l’Italia va considerata ancora a uno stadio iniziale per quanto riguarda l’adozione di soluzioni di mass storage, in considerazione del fatto che, attualmente, solo le aziende molto grandi e le pubbliche amministrazioni hanno adottato sofisticate soluzioni di storage networking.

I piani di sviluppo prevedono ulteriori investimenti nell’ambito del personale, della promozione, della formazione (attraverso la struttura della Terasystem University) e della ricerca e sviluppo che, attualmente, assorbe circa il 10% del turnover della società. A questo si aggiungono ambizioni di carattere internazionale. «Vogliamo replicare questo modello all’estero – ha concluso Persico – a partire dal mercato spagnolo per cui abbiamo già individuato il country manager e su cui intendiamo operare anche con l’aiuto di partner e aziende italiane».

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