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OpenYolo apre l’era delle Api per i password manager

Dashlane, la società che sviluppa l’omonimo password manager, si è unita a Google (qui il post che annuncia la collaborazione) per lanciare un approccio unificato alle password. Il sistema si chiamerà OpenYoloyou only login once– ed è un’Api con la quale gli sviluppatori potranno accedere alle password memorizzate in qualsiasi password manager.

Dashlane si occupa di digital wallet e password manager e a fine 2014 ha acquisito il concorrente passOmatic per una cifra non comunicata. In quattro successivi round di finanziamento, la startup, fondata nel 2009 in Francia ma ora di stanza a New York, ha raccolto oltre 50 milioni di dollari: 5 nel 2011, 3 nel 2012, 22 nel 2014 e altri 22,5 nel 2016.

Al momento in cui scriviamo, Google non ha ancora promosso in prima persona questa iniziativa, anche se la sua partecipazione allo sviluppo è ufficiale, attraverso le parole di Iain McGinniss, software engineer dell’azienda. OpenYolo integrerà il quadro complessivo, composto anche da SmartLock e dall’autenticazione biometrica di Project Abacus.

Si tratta di un’iniziativa importante per il nostro settore e per lo stato di sicurezza degli utenti attraverso progetti aperti“, ha affermato Emmanuel Shalit, Ceo di Dashlane; “all’inizio del 2016 Dashlane è diventato il primo gestore di password ad adottare Universal Second Factor, in breve U2F, lo standard di autenticazione della Fido Alliance”.

Il sistema verrà inizialmente lanciato per Android e per i sistemi Chrome, ma fin dall’inizio è prevista l’apertura alle altre piattaforme mobili, per quanto resta lecito chiedersi quali ne saranno tempi e modalità effettive. Ovviamente il progetto, ancora non pubblicato né come specifiche, né come website, sarà a disposizione di qualsiasi partner nel settore dei password manager. Intervistati da Techcrunch, i vertici di Dashlane hanno specificato che “i principali operatori stanno già partecipando o hanno manifestato forte interesse” per farlo in futuro, citando 1Password, LastPass, Keeper e Keepass. Ovviamente c’è da attendere che la documentazione venga resa pubblica.

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