Non c’è solo Gensoft nel listino di Vip

La società punta a reclutare una trentina di nuovi Genio Point entro i prossimi 12 mesi. Oltre al consumer si punta anche sulle Pmi

12 novembre 2003 Gensoft diventa Vip. Chiusa l’esperienza della società che aveva sfiorato il collocamento in Borsa all’Easdaq di Bruxelles (per questo è ancora in corso una causa legale per 107 milioni di euro intentata contro la Banca Finnat Euramerica che a otto ore dalla quotazione ritirò la propria sponsorizzazione) e che si era avviata sulla difficile strada dei prodotti per la convergenza fra pc e cellulari con software per il Wap e per Web call center, Massimo Passarella, ex presidente di Gensoft, si ripresenta nelle vesti di direttore generale di Vip.
“Abbiamo impiegato gli ultimi dodici mesi a ridisegnare il carattere commerciale della nostra missione che non è più solo quella di distribuire un unico brand, ma di essere percepiti sul mercato come un operatore che ha assunto una serie di altri marchi in esclusiva per il mercato italiano” spiega Passarella. In pratica mentre prima Gensoft sviluppava e distribuiva anche prodotti propri, oggi Vip si è ritagliato un ruolo da distributore con qualche prodotto a marchio Gensoft e altri brand.
Del primo gruppo fa parte per esempio la linea di gestionali Genio, mentre nel secondo troviamo i prodotti di First Technology per la traduzione, le soluzioni Stoik per la creazione di filmati, gif animate o sequenze d’immagini, il software grafico di FileStream, o i prodotti per il fotoritocco della taiwanese NewSoft.
“Ereditando il discorso commerciale di Gensoft ci siamo ritrovati a lavorare con quello che era il suo canale, vale a dire gli 80/90 rivenditori fidelizzati in tutta Italia”, prosegue il manager. Di questi, una sessantina continuano a essere i cosiddetti Fidelity Point (gli operatori dedicati al mercato consumer), mentre i rimanenti sono i Genio Point, che hanno come target d’utenza la piccola e media impresa.
Il cambio di prodotti e di target porta con sé anche la necessità di formare il canale. Per questo entro il 2004 Vip attiverà una serie di servizi sui prodotti a listino che passeranno attraverso la professionalizzazione del rivenditore.
Lo scopo – afferma Passarella – è di specializzare il nostro canale, a volte ancora troppo consumer e, con ciò, esposto alla concorrenza della Gdo, facendosi riconoscere come distributore a tutti gli effetti”.
Ma non è finita. Da qui al prossimo anno l’intenzione è di immettere sul mercato due prodotti di fascia media: uno per l’e-commerce, l’altro per la contabilità generale e fatturazione frutto della ristrutturazione del prodotto esistente.
Con ciò – conclude Passarella – non perderemo di vista il mercato consumer dove, però, non cercheremo più di massificare un unico marchio, ma di dare luce a prodotti ben precisi come, per esempio, i Dvd cloner di Flex Image”.
Lo spostamento verso la Pmi porterà Vip a ricercare nuovi affiliati. Nei prossimi 12 mesi la società intende portare da 20 a 50 il numero dei Genio Point.

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