Intel concreta sui Paesi emergenti

La società annuncia l’apertura di quattro centri di sviluppo a Bangalore, Cairo, San Paolo e Shangai, per affontare ricerche concrete su costi, polveri, fenomeni metereologici e alimentazione elettrica.

Intel ha reso nota l’intenzione di aprire quattro nuovi centri di sviluppo ai
quali sarà demandato il compito di affrontare sul campo alcuni dei problemi
“concreti” legati all’informatizzazione nei paesi in via di sviluppo: costi,
polveri, fenomeni metereologici e alimentazione elettrica.
Bangalore, Cairo,
San Paolo e Shangai sono le località scelte per la realizzazione di questi
centri, ai quali verrà chiesto di effettuare precise analisi ambientali ed
economiche che possano contribuire a tracciare delle linee guida importanti per
lo sviluppo di pc, componenti e software idonei a ciascun specifico
Paese.
Con questi obiettivi Intel sta già attualmente lavorando in Cina e
Brasile per mettere a punto pc particolarmente idonei a essere
utilizzati all’interno degli Internet Cafè, mentre in India l’attenzione è
più spostata verso sistemi protetti dalla polvere e alimentabili anche con
batterie da auto.
L’idea è quella di mettere a punto una serie di concept e
di blueprint che potranno in un secondo tempo essere condivisi (o ceduti in
licenza) con i produttori intenzionati a realizzare sistemi destinati
a questi particolari mercati, naturalmente sulla base di piattaforme
Intel.
Una attenzione, questa, che Intel giustifica con un semplice dato:
oltre il 70% del suo fatturato proviene oggi da mercati diversi rispetto agli
Stati Uniti.

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