Il mondo dell’elettronica guarda a Oriente

La 17a edizione dell’International Electronic Forum (IEF) ha confermato il grande potenziale dell’India e dell’Emirato del Dubai

Sotto gli auspici della Dubai Silicon Oasis Authority (DSOA), si è svolta fra l’8 e il 9 di maggio, presso la Madinat Jumeirah di Dubai, la 17a edizione dell’International Electronic Forum (IEF) 2008, appuntamento annuale sui mercati e sulle frontiere della tecnologia elettronica organizzato dalla britannica Future Horizons, società di analisi specializzata sull’industria globale dei semiconduttori, sui mercati e sulle tecnologie emergenti dell’elettronica. La scelta dell’emirato non è casuale: Dubai, da qualche anno ormai, rappresenta un’area di forte attrazione per il business internazionale. Le infrastrutture allo stato dell’arte messe a disposizione per il potenziale investitore, la semplificazione fiscale che contraddistingue l’emirato (tasse zero, per intendersi), la sua solidità legale, che permette un’efficace protezione della proprietà intellettuale, sono tutte forze di attrazione irresistibili per un mondo fluido e in continuo movimento come quello che orbita intorno all’elettronica e all’high-tech. Non ultima poi un’indubbia centralità geografica che – dopo il progressivo slittamento verso oriente degli investimenti e delle attività produttive – ha iniziato a controbilanciarsi, almeno dal punto di vista geografico, creando le basi nell’area del Golfo per un nuovo centro di gravitazione di interessi commerciali di vasto respiro. Una tendenza dimostrata dagli investimenti e dalle transazioni economiche fatte segnare negli ultimi tempi dagli Emirati Arabi Uniti, in particolare dall’emirato di Dubai.



Forze irresistibili d’attrazione

Così come indicato dal ministro dell’economia dell’emirato presente all’evento, il sultano Bin Saheed Al Mansouri, con una crescita annuale a due cifre (10,1% nel 2007), il settore dell’IT e delle comunicazioni nell’area ha fatto segnare nel 2007 un giro d’affari prossimo ai 2 miliardi di $, cifra questa che ci si attende sarà mantenuta nei prossimi anni e che – secondo i forecast degli analisti – entro il 2010 si attesterà intorno a un valore non inferiore ai 2,5 miliardi di dollari. Una strada sempre più diretta verso i mercati dell’innovazione tecnologica e degli investimenti a tutto campo nel settore IT e delle comunicazioni (le analisi indicano che entro il 2011 le crescite saranno dell’ordine dell’8,5%, contro il 4,3% di altri settori).



L’ecosistema elettronico globale

Sono state giornate dense di temi e particolari quelle del 17° Forum internazionale sull’elettronica ospitato nelle sale del Madinat Jumeirah, all’ombra dell’imponente Burj Al Arab, l’albergo a sette stelle più famoso del mondo. Il tema di quest’anno, “L’ecosistema elettronico globale: rivoluzione o evoluzione?” è stato particolarmente stimolante, vuoi per i temi trattati, vuoi per la presenza di aziende d’importanza globale: da Corning a Philips, da Telecom Italia a Tata Motor per citarne solo alcune. Non si è parlato però solo di tematiche di carattere generale nel corso delle due giornate presso il Madinat Jumeirah. A fianco di argomenti come il presente e il futuro della tecnologia digitale, sviluppato da JJ Yamaguchi di NEC Electronics, o il futuro della tecnologia applicata ai cellulari e ai sistemi di comunicazione portatile, affrontato da Petri Liuha, direttore del laboratorio di strutture computazionali del Nokia Research Center, la due giorni di Dubai è stata caratterizzata da argomenti di estrema specializzazione, come le sfide aperte dall’introduzione dei 32 e 22 nanometri o l’estensione delle nanotecnologie a settori diversi delle tradizionali applicazioni elettroniche. Non è mancata poi una considerazione dovuta per l’utente finale, un utente che non è e non sarà nel futuro solo utilizzatore di tecnologie, ma che con la tecnologia sarà servito e agevolato nei servizi di tutti i giorni: è stato questo il tema illustrato da Luigi Licciardi di Telecom Italia, intervento che ha confermato quanto l’azienda italiana delle telecomunicazioni sia sensibile a un argomento dalle connotazioni fortemente sociologiche, oltre che, naturalmente, per le potenzialità commerciali da esso rappresentate.



L’India e il futuro dell’elettronica

Altro soggetto sempre “di moda” – il mercato dell’elettronica per il settore automobilistico – si è tinto in occasione dell’IEF dei colori e delle sfumature sgargianti del mondo indiano. VG (Vasuedo) Gujrathi, senior general Manager dell’area elettrica ed elettronica di TATA Motors, ha parlato del trend delle tecnologie elettroniche nell’industria automobilistica indiana, argomento questo che ha approfondito il tema discusso in occasione dell’intervento di Jani Janakiraman, presidente dell’India Semiconductor Industry Association, sul subcontinente indiano come nodo centrale per l’elettronica e i semiconduttori del futuro. Spazio importante è stato naturalmente dedicato all’analisi dei mercati dei semiconduttori in questi primi mesi del 2008. Malcolm Penn, analista di Future Horizons, ha sottolineato quanto il clima di incertezza pervada ancora il mercato dei semiconduttori, un settore dominato dalle non certo stimolanti notizie che giungono dai mercati finanziari e dalle misure d’emergenza adottate recentemente dalle banche centrali. Non si è dunque ancora in vista di segnali di ripresa. Forse nel 2009. Chi lo sa? Non certo entro la fine di quest’anno. Aspettiamo il prossimo appuntamento con la 18a edizione dell’evento (forse in India o a Taiwan) per averne conferma.



Dubai Silicon Oasis

Due parole infine sulla DSOA, la Dubai Silicon Oasis Authority, l’organizzazione sotto la cui egida si è svolto il Forum internazionale sull’elettronica. Organizzazione di proprietà del governo di Dubai, la DSO è collocata in modo strategico sull’asse della Emirates Road, il tratto urbano della strada statale E311 che taglia l’emirato in direzione est-ovest. Si tratta di una vera e propria città tecnologica voluta dallo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, primo ministro, vice presidente degli EAU e principe di Dubai, con l’idea di creare un centro mondiale per l’innovazione elettronica, la ricerca e lo sviluppo sullo stile di esempi europei e orientali. Progetto in fase di completamento, che si sviluppa su un’area di 7,2 km2, sarà in grado di ospitare 150.000 abitanti entro la data di completamento, in questo momento prevista per il 2012. Zone residenziali, laboratori tecnologici, università e centri di ricerca permetteranno a una popolazione di tecnici e specialisti nel settore elettronico e non solo, di dare vita a un esempio di centro tecnologico d’eccellenza, un esempio che «contribuirà in modo decisivo allo sviluppo generale dell’economia dello Stato e che assisterà lo sviluppo e la formazione di talenti locali e provenienti da tutte le aree del mondo», così come dichiarato e auspicato dallo sceicco Ahmed bin Saheed Al Maktoum, presidente dell’organizzazione.

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