Ibm, la virtualizzazione è per le Pmi

Un Test Drive per capire quanto e come sfruttare la virtualizzazione in ambienti “ristretti”.

C’è un’idea che circola presso i responsabili del mercato Smb (Small medium business) americano in Ibm: nessuno meglio delle Pmi può avvantaggiarsi dei benefici che porta la virtualizzazione. Motivo: spesso le piccole-medie imprese non dispongono di uno staff It, in termini di risorse, in grado di fronteggiare le esigenze infrastrutturali, come anche quella di aggiungere capacità di elaborazione al volo.

La virtualizzazione farebbe proprio al caso loro, come da tempo fa per i medio grandi utenti di piattaforme zSeries (mainframe) e iSeries (medi sistemi).

Ora si tratta di portare la tematica anche sulle piattaforme utilizzate di più nelle Pmi, come quelle su Intel e i sistemi Unix entry level.

Ibm intende fare il lavoro assieme ai partner, sfruttando uno strumento, il Virtualization Test Drive, propedeutico all’utilizzo del Virtualization Engine. Quest’ultimo, lo ricordiamo, è una suite di strumenti software ideata per realizzare le efficienze operative a livello server: alcuni tool sono dedicati a far girare più sistemi operativi su un server, altri a virtualizzare i dispositivi di storage, altri ancora a far accedere a varie risorse tramite un solo array.

Il Test Drive potrà essere utilizzato dai partner di Ibm, presso gli Innovation Center, per dimostrare le capacità del Virtualization Engine.

La mossa ha un certo peso per Ibm, dato che già al momento i due terzi delle vendite al capitolo “virtualizzazione” provengono dai partner che conoscono il retroterra delle Pmi.

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