I pirati nell’It

Sconcerto in casa Bsa. Sono proprio le aziende It quelle più spesso colte in flagranza di reato. Poca tutela della proprietà intellettuale, ma anche scarsa dimestichezza con il licensing. E l’associazione vara un nuovo strumento

29 gennaio 2004 Quando l’It danneggia l’It. Nessun gioco di parole, ma gli ultimi dati presentati da Bsa sono per lo meno curiosi.
Secondo i dati resi noti da Business Software Association, l’organizzazione che segue e persegue tutti gli illeciti legati alla pirateria informatica, nel corso del 2003 sono state proprio le aziende del comparto It le realtà meno rispettose della legalità in materia.
Tra le aziende sorprese in flagranza di reato, il 24% operava sul mercato dell’Information Technology, seguite da società di ingegneria, architettura e design, che insieme hanno collezionato un buon 27% di denunce, e dal mondo dell’education, con il suo 8%.
Un commento sconfortato viene da Bsa, che avrebbe sperato una maggiore solidarietà di corpo tra le società It, ma da parte degli imputati sale una denuncia: in molti casi errori nell’implementazione di complessi programmi di licensing sono stati gestiti come violazioni deliberate.
Bsa accetta la critica e, in risposta, lancia un’iniziativa su web: un sito che dovrebbe aiutare le aziende nel loro “software asset management” (Sam).
Dopo di che, non ci saranno più scuse.

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