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Guida ai notebook per il desktop replacement

Per apprezzare la centralità dei notebook serve considerare il periodo storico che stiamo attraversando, che vede l’affermazione sempre più prepotente di tecnologie di virtualizzazione e di servizi cloud.

Il risultato è che gradualmente, il mondo aziendale sta riducendo le risorse hardware on premise, preferendo la flessibilità e la scalabilità di servizi remoti.

Ma se da un lato assistiamo ad una riduzione degli elementi centrali delle reti aziendali (server su tutti), dall’altro non accenna affatto a ridursi l’esigenza dei personal computer.

Anzi, le nuove modalità di smart working hanno reso spesso indispensabile aggiornare macchine non più al passo con i tempi. Inoltre, dopo molti anni di investimenti stagnanti, si iniziano a vedere budget stanziati in questo senso.

Non a caso, tuttavia, abbiamo scelto di citare lo smart working: lo mondo del lavoro sta cambiando: non è più raro sentire parlare di home office o più genericamente di lavoro in mobilità.

Ovviamente, il requisito per poter svolgere il proprio lavoro al di fuori della sede aziendale, è disporre di un notebook.

L’uso di laptop in ambito lavorativo certamente non si può definire una novità; praticamente da quando esiste questa tipologia di computer, sono sempre state le aziende per prime, a sfruttarne le ultime evoluzioni.

La tendenza in atto pare tuttavia inarrestabile, e lentamente il caro vecchio desktop sembra destinato all’oblio, o quantomeno a non recitare più un ruolo centrale.

Il suo posto viene preso dai notebook: ben lontani dai modelli tanto poco attraenti quanto scarsamente performanti dei primi anni 2000, oggi i notebook sono perfettamente in grado di sostituirsi ai desktop in quasi qualsiasi ambito, con potenza di elaborazione assolutamente straordinaria.

Notebook a garanzia dello smart working

Le lineup dei produttori, nel tempo, si sono (giustamente) molto differenziate: chi si muove molto frequentemente, preferirà schermi più piccoli, in favore di leggerezza ed autonomia. Chi invece è solito sfruttare la mobilità soprattutto lavorando in pochi ma consolidati ambienti, si rivolgerà a modelli più ergonomici e con display di diagonale maggiore.

Del resto, nelle stesse case degli italiani si vedono quasi solo notebook, anche qui per evidenti ragioni pratiche: non è più necessario dedicare spazi fissi al computer domestico. Una sintonia di scelte fra clienti privati e aziendali, che ha contribuito alla crescita di un settore, quello informatico, pesantemente intaccato dalla lunghissima crisi economica, dalla quale non siamo ancora del tutto usciti.

I produttori si sono rapidamente adeguati alle nuove tendenze ed esigenze del mercato, proponendo modelli sempre nuovi e con prezzi ormai decisamente abbordabili.

In questo articolo abbiamo deciso di focalizzarci su uno specifico segmento del mercato, in particolar modo sui modelli che più si prestano a ricoprire il ruolo di desktop replacement.

Sgombriamo subito il campo da un dubbio: oggi non esistono portatili che siano davvero ardui da muovere, cosa assai frequente in questa categoria, fino ad alcuni anni fa.

Perfino notebook da ben 17” di schermo pesano abbondantemente meno di 3 Kg. La scelta di un modello di schermo ampio quindi non è a totale discapito della portabilità. Nella nostra selezione, non vi presenteremo modelli con display inferiori ai 15”. La ragione, facilmente comprensibile, è che difficilmente uno schermo di diagonale inferiore potrebbe davvero proporsi per il ruolo di sostituto del pc fisso.

È verissimo che tutti i notebook consentono di collegare monitor esterni, anche di dimensioni generose, ma al tempo stesso questo obbligherebbe l’utente ad avere un monitor in ognuno dei luoghi in cui abitualmente lavora.

Vedremo quindi una serie di prodotti che sono sicuramente idonei per il compito prefissato.

Acer

Il noto produttore taiwanese, vero e proprio gigante del mercato IT, ha una lineup di prodotti molti ampia, che spazia dal gaming fino all’internet of things. La produzione di notebook è sempre stata centrale per Acer, e i modelli attualmente in commercio non deludono le attese.
Aspire 5 è la prima famiglia che vi proponiamo.

Se in passato Aspire era spesso sinonimo di prodotti entry level, in questo caso si può ben dire che non sia così. Schermo da 17.3” Full HD o HD+, processore Intel fino a Core i7, 8 Gbyte di RAM , e hard disk da 1 Tbyte  o SSD da 256 Gbyte. Queste le principali caratteristiche della gamma, equipaggiata con Windows 10 Pro. I prezzi, al momento in cui scriviamo partono da poco più di 600, arrivando a circa 1100 euro per il top gamma.

Travelmate P2. La gamma Travelmate P2 è decisamente ampia, e in questo momento consta di oltre 30 modelli. Per quanto sia apprezzabile offrire ampia scelta al proprio cliente, sinceramente riteniamo che in questo caso ci siano le premesse per generare un certo livello di confusione, soprattutto negli utenti meno esperti, che potrebbero non capire facilmente le differenze fra i vari notebook. Tuttavia, i Travelmate P2 sono prodotti solidi e spiccatamente pensati per il mondo aziendale, e meritano le dovute attenzioni. Laddove trovaste una offerta a voi congeniale, verificate che il modello abbia non meno di 8 Gbyte di RAM, ed un processore Intel Core i5 o superiore. Per quanto riguarda il fattore costo, i prezzi variano da 590 fino a 1000 euro.

Asus

Anche Asus ha il suo headquarter a Taiwan, e al pari di Acer non ha certo bisogno di alcuna introduzione. Asus è uno dei player del mercato con la più ampia gamma di prodotti a listino, talmente sterminata da rendere quasi impossibile elencarli tutti.

Che si tratti di periferiche,  componenti internet, computer fissi o portatili, Asus è presente, e con una scelta davvero notevole. Il produttore ha scelto di non indicare dei prodotti con uso specifico aziendale, se non un paio di articoli ora in phase out.

Va sottolineato che nel DNA di Asus, fin dai suoi esordi sul mercato, non c’è mai stata una vera propensione al mercato business. Ad ogni modo, oggi un portatile può soddisfare utenze piuttosto eterogenee, si tratti di usi domestici o di tipo office. Inoltre, Asus ha un brand interno totalmente dedicato al gaming, è cioè Republic Of Gamers, che noi non prenderemo in questo caso in considerazione. La qualità Asus e sicuramente alta, e una volta scelto un modello di nostro gradimento difficilmente ci troveremo insoddisfatti. Ecco un paio di soluzioni adatte ai nostri scopi:
VivoBook S15 S510UN. Una gamma molto popolare, sul mercato da tempo ma costantemente rinnovata. Sono notebook leggerissimi, di peso abbondantemente inferiore ai due kg, e gli imgombri non sono da meno: lo schermo Nanoedge consente di avere un 15.6” nella cornice di un tradizionale 14”. Processore Intel Core i7, fino a 16 Gbyte di RAM, possibilità di installare sia un hard disk che un SSD (per coniugare capienza e velocità) fanno capire che siamo di fronte a prodotti non certo di secondo piano. Come facilmente immaginabile, lo stesso vale anche per il prezzo:  partiamo da circa 890, per salire fin quasi ai 1200 euro.

Vi segnaliamo anche la gamma VivoBook Pro, forse la più venduta al momento. La ragione è presto detta: si tratta all’atto pratico di workstation grafiche, di potenza straordinaria, con schermi 4K dai colori estremamente fedeli, fino a 16GB di memoria, doppio hard disk. Questi solo alcuni dei punti di forza dei VivoBook Pro. Ovviamente tutto ha un prezzo, ed infatti qui partiamo da almeno 1000 anche trovando ottime offerte, e saliamo a oltre 1500 euro.

Apple

Anche se oggi una parte preponderate del fatturato di Apple è merito di iPhone e del suo indotto, Apple continua ad essere un grande produttore di personal computer, e anche uno dei più amati in assoluto. I sui laptop sono sempre icone di stile, e veri e propri condensati di tecnologia.

La filosofia di Apple nel settore notebook, è sempre stata improntata alla portabilità e alle prestazioni; le dimensioni dello schermo sono spesso ridotte. Questo perché nelle intenzioni della casa di Cupertino, il cliente ha un intero ecosistema Apple: smartphone, eventualmente tablet, laptop e desktop, In altre parole: iPhone/iPad, Macbook, e iMac.

Per quanto riguarda la nostra esigenza, questo ci indirizzo sull’unico modello che abbia schermo da almeno 15”; stiamo parlando del top dell’offerta Apple, già di per sé non esattamente alla portata di tutte le tasche.

MacBook Pro è senza ombra di dubbio un device straordinario. Schermo 5K (non si tratta di un errore, Apple è l’unica casa al mondo ad utilizzare schermi 5K al momento) dai colori straordinari, perfino per i già altissimi standard di Apple; possibilità di installare la CPU Intel Core i9, GPU Radeon Pro 560X con 4GB di memoria GDDR5, 16 Gbyte di RAM (espandibile a ben 32) e un minimo di 512 Gbyte di SSD. Stiamo quindi parlando del massimo possibile, ed il massimo si paga, sempre ed in qualsiasi settore. La cifra minima spendibile è di 3400€, certamente non alla portata di tutte le tasche. Tuttavia, la configurazione massima arriva a quasi 8500€!
È però corretto dire che Apple non si rivolge, con questi prodotti, ad una clientela di tipo office: sono i professionisti della grafica e dell’editoria, i clienti più frequenti. Oltre, ovviamente, a chi cerchi un vero status symbol.

Dell

L’azienda fondata da Michael Dell ha fondato le sue fortune sul build to order e direct business model. Ancora oggi, tutti i computer Dell sono altamente configurabili, incontrando il favore di molti clienti. Per il mercato business, il produttore americano propone due famiglie, ben distinte anche per fasce di prezzo.

La più economica è Inspiron 15 5000. Questa linea, pur con prezzi decisamente aggressivi, propone comunque caratteristiche di tutto rispetto: il modello base, che costa circa 690€, ha schermo da 15.6”, 8 Gbyte di RAM, CPU Core i5 di ottava (e più recente) generazione e hard disk da 1 Tbyte. I 2.2 Kg forse non sono il top del mercato, ma comunque rappresentano un peso tutt’altro che impegnativo. Inspirin 15 5000 scala verso l’alto in termini di CPU e SSD, mantenendo inalterato il resto del portatile, arrivando ad una cifra di 940 euro.

La seconda proposta Dell, di fascia più alta, è Latitude 5591. La qualità dei materiali è superiore, e lo si evince anche dal peso: 1,9 Kg. I dischi sono SSD, la CPU arriva fino al Core i7. Il prezzo inevitabilmente sale, con una forbice compresa fra 1150 e 1500 euro.

HP

Se esiste un produttore di personal computer in grado di definirsi “storico”, questo è HP, che proprio nel 2019 raggiungerà gli 80 anni di attività. L’azienda di Palo Alto ha nella produzione di personal computer e stampanti il proprio core business.

Molti modelli rispondono ai nostri requisiti, noi vi proponiamo HP 250. La famiglia è particolarmente ampia, e nel contesto della nostra selezione vi suggeriamo modelli con almeno 8 Gbyte di RAM, 15.6” di schermo e CPU Intel Core i5. Il peso è contenuto, poco sopra 1.8Kg. Con queste caratteristiche, spenderemo 760 euro, cifra sicuramente interessante per prezzo/prestazioni.

Non prenderemo in considerazione la gamma workstation pure, perché non in linea con la nostra selezione. La citiamo per completezza, ed anche perché sfruttando il configuratore del sito HP sicuramente vi verrebbe mostrata.

Quella che invece indichiamo come alternativa di fascia superiore è ProBook 450 G5. Processore Core i7, 8 Gbyte espandibili a 16, SSD e materiali di prim’ordine, portano il prezzo di questa soluzione fino a 1100 euro, comunque giustificati se cerchiamo qualcosa in più da un notebook.

Lenovo

Il gigante cinese è attivo in numerosi settori che svariano dai computer, ai server, passando per HPC e smartphone. L’acquisizione della divisione PC del 2005 ha lanciato la società nell’olimpo dei produttori di personal computer, grazie anche ad una brillante evoluzione che Lenovo ha saputo proporre nel corso degli anni.

È lo stesso sito Lenovo ad indirizzare il cliente verso i modelli ad un utilizzo professionale; in ogni caso, parliamo di prodotti che appartengono alla celeberrima linea ThinkPad, vera pietra miliare del mondo notebook: la prima apparizione sul mercato risale ormai al 1992, praticamente un’era geologica, in campo informatico.

Il primo modello che suggeriamo è ThinkPad E585 che monta una CPU AMD Ryzen 5 2500U, affiancata da GPU Radeon Vega 8, per un binomio tutto di casa AMD. 8 Gbyte di RAM e hard disk a partire da 1Tbyte sono un buon punto di ingresso nel mondo Lenovo. Il prezzo parte da 780€, arrivando a 1100€ selezionando praticamente tutte le opzioni possibili: CPU Ryzer 7, 16 Gbyte di RAM, e SSD al posto di hard disk.

La seconda proposta, nella parte alta dell’offerta Lenovo, è ThinkPad L580. CPU Intel Core i5 di ottava generazione, 8 Gbyte di RAM, SSD da 256 Gbyte, schermo 15,6” sono le caratteristiche base, ed il prezzo varia da 1130€ fino ai quasi 1500 della variante con Core i7, 16 Gbytes di RAM e SSD da 512 Gbyte. ThinkPad è da sempre sinonimo di azienda e lavoro, e la solidità è chiaramente percepibile.

Toshiba

La società giapponese è un vero gigante , in grado di competere su svariati mercati, e di essere sempre fra i massimi player dei rispettivi settori: che si tratti di produrre memorie di massa, pannelli LCD, computer, o perfino centrali nucleari, Toshiba è sempre un importante competitor, e non a caso ha una forza lavoro abbondantemente oltre le 180000 unità in tutto il mondo.

Per quanto riguarda la nostra esigenza, possiamo trovare numerosi modelli che possono soddisfare la richiesta.

La prima serie che proponiamo è la proposta business base di Toshiba, Satellite Pro R50. Questa linea è decisamente office: pochi fronzoli, professionalità e prestazioni. Fatta eccezione per il peso leggermente superiore ai 2Kg, il resto è più che idoneo: CPU Corei i5, SD, 8 Gbyte di RAM. Il display da 15.6” è adeguato, anche se non in risoluzione Full HD. I prezzi sono compresi fra 650 e 850.

Come di consueto, vediamo anche qualcosa ai vertici dell’offerta Toshiba: è il caso di Tecra Z50 CPU Core i7, schermo Full HD IPS, SSD 512 Gbyte, 8 Gbyte di RAM espandibile a 16 sono solo alcuni dei punti salienti di una gamma che trasmette subito un feeling professionale. Tanta qualità ovviamente si paga, partendo da quasi 1900 e arrivando ben oltre quota 2500 euro.

Nella scelta di un modello, valgono le stesse considerazioni che si farebbero valutando l’acquisto di un desktop: non tutti abbiamo le stesse esigenze in azienda, e neppure usiamo un computer in egual misura.

In alcuni casi, potrebbero anche sovrapporsi esigenze personali (molto frequente nel campo dei liberi professionisti) che potrebbero influenzare la scelta in maniera importante, magari privilegiando modelli con maggiori attitudini multimediali.

Quello che è sicuramente certo, è che non trovare qualcosa di adatto è virtualmente impossibile. Prendetevi il tempo necessario, e soppesate pro e contro. Non esiste un modello perfetto per tutti, ma esiste sicuramente il modello perfetto per voi.

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