Google e l’operazione trasparenza

Un nuovo strumento evidenzia quando i fermi di servizio sono dovuti a guasti tecnici o a richieste delle autorità dei singoli Paesi.

Quali sono i Governi che chiedono o hanno chiesto a Google di rimuovere contenuti? Quali sono i Paesi nei quali i servizi della società sono bloccati?
In quella che definisce un’operazione di trasparenza, Google ha deciso di rendere disponibile un nuovo strumento di trasparenza, Transparency Report, attraverso il quale è possibile controllare i modelli del traffico dati in ciascuna nazione, verificando se gli eventuali blocchi sono da attribuire a cause tecniche, vale a dire a guasti sulla rete, oppure a interventi delle autorità nazionali.

Il report, in questo momento, è aggiornato ai primi sei mesi dell’anno e, per quanto riguarda l’Italia si registrano 69 richieste di rimozione, alcune delle quali su istanza della magistratura.

L’iniziativa se da un lato raccoglie i consensi dei sostenitori della libertà della rete e della libera circolazione dei pensieri, dall’altro suscita qualche perplessità in chi non vi vede un atto disinteressato da parte di Google: l’attribuzione a cause esterne dei fermi di rete aiuta a ridimensionare la numerosità dei disservizi attribuibili invece direttamente al gigante californiano, migliorandone rating e performance.

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