Dispositivi mobili: è allarme sui dati “in chiaro”

Per viaForensics, specializzata nell’analisi forense del contenuto dei device mobili, alcune applicazioni sviluppate per tablet e smartphone conserverebbero al loro interno informazioni come il numero della carta di credito non crittografate.

www.ilsoftware.it – Alcune
applicazioni sviluppate per tablet e smartphone conserverebbero
informazioni sulle carte di credito, su password e nomi utente in forma
non crittografata all’interno della memoria del dispositivo. Lo hanno
affermato i tecnici di viaForensics, una società statunitense specializzata nell’analisi forense del contenuto dei device mobili (di “informatica forense” abbiamo recentemente parlato in questo articolo).

Secondo viaForensics, applicazioni con nomi altisonanti quali Android Mail per Exchange e Hotmail, Foursquare e Groupon,
conserverebbero – sotto forma di testo in chiaro – le credenziali
d’accesso dell’utente e parte delle informazioni che si sono consultate.
Per un malintenzionato che disponesse dell’accesso “fisico” al
dispositivo della vittima, si spiega da viaForensics, non sarebbe
difficoltoso individuare le informazioni annotate in chiaro nella
memoria del dispositivo e sottrarle illecitamente. Anche l’accesso
remoto a un dispositivo mobile sta divenendo uno scenario sempre più
comune: ciò in forza dei malware che gli aggressori stanno via a via
congegnando per i device Android e delle operazioni di “sblocco” (jailbreaking) dei dispositivi a marchio Apple.

Gli
esperti ricordano come la memorizzazione della “cronologia” degli
spostamenti dell’utente, funzionalità di tracciamento scoperta in
primavera negli iPhone (poi corretta), abbia sollevato un vespaio di
polemiche (ved. questo articolo e questo approfondimento).
Per viaForensics, però, tale problematica non sarebbe nulla se
paragonata alla memorizzazione in chiaro di dati personali quali
password, nomi utente, dettagli delle carte di credito e messaggi
scambiati con colleghi e collaboratori.

L’elenco completo delle applicazioni messe alla prova dai tecnici di viaForensics è consultabile cliccando qui.
Per ciascuna di esse, è riportato un giudizio che indica se il
programma, attualmente, memorizzi i dati in forma cifrata oppure in
chiaro. Prima della pubblicazione dei risultati del test, viaForensics
ha provveduto a contattare ciascun produttore esposto nell’elenco: in
alcuni casi, quindi, è assai probabile che sia stata rilasciata una
versione aggiornata esente da problemi.

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