Cuzari: ai tablet uno spazio sempre maggiore nei wallet di consumatori e imprese

Riceviamo, e volentieri condividiamo con i nostri lettori, una riflessione di Maurizio Cuzari, amministratore delegato di Sirmi, sulle recenti polemiche tra analisti sull’opportunità di inserire anche i tablet nelle numeriche complessive sul mercato pc.

Ho letto con divertimento ed al tempo stesso con una punta di rammarico la querelle fra i grandi analisti mondiali in merito all’opportunità di inserire i tablet nel novero dei PC venduti, ripresa da 01Net di qualche giorno fa.

Il divertimento deriva dal fatto che mi sembra di assistere ad una ennesima guerra di religione, basata sull’inclusione o meno di talune devices nella conta del mercato dei PC, sulla base di elementi tradizionali e forse ormai antichi: tecnologia costruttiva, processore, sistema operativo, invece di porre attenzione alle funzioni d’uso, tematica che più di altre interessano i Clienti e li spingono alle scelte, ed impattano direttamente i canali distributivi.

In SIRMI è convinzione, oltre che evidenza derivante dalle nostre analisi sul mercato italiano, che i tablet occuperanno progressivamente uno spazio crescente non solo nel wallet dei consumatori, ma anche nell’uso da parte delle imprese; e ciò, tanto più intensamente quanto più prenderanno piede sul mercato le applicazioni web, sostenute a loro volta dall’onda crescente del Cloud, pubblico o privato che sia.

E’ assolutamente evidente che in questo momento il mondo dei tablet è dominato da player “nuovi”, che occupano posizioni che si aprono sul mercato senza la preoccupazione di cannibailizzare spazi tradizionalmente occupati da altri prodotti; ma è altrettanto evidente che, come i netbook hanno in parte occupato posizioni in precedenza presidiate dai notebook, a loro volta i tablet, in un percorso di progressiva evoluzione e maturazione, faranno altrimenti con la fascia bassa e media dei PC portatili.
Già oggi, non vi è chi, utilizzando un tablet, se ne serva solo come e-reader, o come repository di foto e di film, e quindi per funzioni esclusivamente consumer, ma ne faccia ampio uso per fruire di applicazioni personali (ma non necessariamnete private), come la posta elettronica, il calendar, l’archiviazione e visualizzazione di cataloghi e listini, la gestione dei viaggi ed altre ancora.
 
Il rammarico deriva invece dal fatto che siamo in retroguardia anche sul tronte dell’informazione di mercato; evidentemente, o ti è sfuggito che già da ottobre 2010 SIRMI, nei suoi report sull’andamento del mercato dei PC, aveva rilasciato volumi e valori sui tablet, o è necessario al Sistema Italia che un analista internazionale dica la sua, per prendere atto di un fenomeno evidente, diffuso, difficilmente controvertibile.

Maurizio Cuzari

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