Burocrazia, al sistema Italia costa 70 miliardi di euro l’anno

Lo afferma un’analisi della CGIA (l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese) di Mestre sui costi sostenuti dalle aziende (pubbliche e private) e dai cittadini in certificati, timbri, comunicazioni, richieste di pareri e autorizzazioni. In pratica, su ogni cittadino italiano “grava” un costo annuo p

Gli oneri amministrativi a carico delle imprese, dei cittadini e dello Sato hanno una incidenza sul Pil italiano del 4,6%, che equivale a un costo annuo per il nostro sistema Paese pari a circa 70 mld di euro.

E’ questo il principale risultato emerso da un’analisi condotta dall’Ufficio studi della CGIA (L’Associazione Artigiani e Piccole Imprese) di Mestre sui costi sostenuti dalle aziende (pubbliche e private) e dai cittadini italiani per “districarsi” tra certificati, timbri, comunicazioni, richieste di pareri e autorizzazioni varie.

Ma anche nel resto d’Europa le cose non vanno molto meglio. Tra i 25 paesi dell’Ue, il peso complessivo della burocrazia si aggira sui 407,2 miliardi di euro, con punte massime sul Pil che toccano il 6,8% in Grecia ed Ungheria e il 5% in Polonia.

In termini pro capite, invece, su ogni cittadino italiano “grava” un costo annuo pari a 1.165 euro. A fronte di una media europea pari a 866,2 euro, solo l’Austria, con 1.510,3 euro, la Grecia, con 1.407,3 euro e l’Olanda, con 1.283,7 euro, presentano dei costi amministrativi superiori ai nostri.

Tuttavia con il “Taglia oneri amministrativi” (introdotto con l’art. 25 del DL 112/2008) è stata prevista la riduzione dei costi burocratici di tutte le materie di competenza statale, con l’obbiettivo di giungere, entro il 2012, come stabilito in sede comunitaria, alla riduzione del 25% dei costi amministrativi che gravano sulle imprese.

Se questa riduzione dei costi sarà rispettata secondo le stime dell’Ufficio studi della CGIA di Mestre, l’alleggerimento del carico burocratico sulle imprese sarà pari a circa 18 mld di euro l’anno. In pratica, oltre un punto percentuale di Pil potrà essere investito per produrre ricchezza e combattere efficacemente le difficoltà economiche che ancora oggi attanagliano il Paese.

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